Home Nuntio Vobis
Nuntio Vobis
mar
16
2022
Papa Francesco
|
Scritto da Angela Fariello
|
mercoledì 16 marzo 2022 |
La preghiera pronunciata da PapaFrancesco durante l'Udienza generale.
Il testo è dell'arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia.
Perdonaci la guerra, Signore.
Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi misericordia di noi peccatori.
Signore Gesù, nato sotto le bombe di Kiev, abbi pietà di noi.
Signore Gesù, morto in braccio alla mamma in un bunker di Kharkiv, abbi pietà di noi.
Signore Gesù, mandato ventenne al fronte, abbi pietà di noi.
Signore Gesù, che vedi ancora le mani armate all'ombra della tua croce, abbi pietà di noi!
Perdonaci Signore,
perdonaci, se non contenti dei chiodi con i quali trafiggemmo la tua mano,
continuiamo ad abbeverarci al sangue dei morti dilaniati dalle armi.
Perdonaci, se queste mani che avevi creato per custodire,
si sono trasformate in strumenti di morte.
Perdonaci, Signore, se continuiamo ad uccidere nostro fratello,
perdonaci se continuiamo come Caino
a togliere le pietre dal nostro campo per uccidere Abele.
Perdonaci, se continuiamo a giustificare con la nostra fatica la crudeltà,
se con il nostro dolore legittimiamo l'efferatezza dei nostri gesti.
Perdonaci la guerra, Signore.
Perdonaci la guerra, Signore.
Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, ti imploriamo!
Ferma la mano di Caino!
Illumina la nostra coscienza,
non sia fatta la nostra volontà,
non abbandonarci al nostro agire!
Fermaci, Signore, fermaci!
E quando avrai fermato la mano di Caino,
abbi cura anche di lui.
È nostro fratello.
O Signore, poni un freno alla violenza!Fermaci, Signore!
Amen
|
|
mar
13
2022
Riflessioni
|
Scritto da Angela Fariello
|
domenica 13 marzo 2022 |
Una gioia anticipata
+ Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,28-36
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All'entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo!».
Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
|
Leggi tutto...
|
|
mar
05
2022
Papa Francesco
|
Scritto da Angela Fariello
|
sabato 05 marzo 2022 |
Quaranta giorni difficili
+ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 4, 1-13)
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l'uomo"».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto"».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano"; e anche: "Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra"». Gesù gli rispose: «È stato detto: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
Parola del Signore
|
Leggi tutto...
|
|
mar
03
2022
Riflessioni
|
Scritto da Angela Fariello
|
giovedì 03 marzo 2022 |
Commento all'icona della Quaresima 2022
Cristo, Crocifisso e Risorto, è il sommo sacerdote che prende parte alle nostre debolezze e che, attraverso il sacrificio di sè stesso, unisce l'umanità con
Dio Padre. Nel suo donarsi, Cristo abbatte il muro che nel tempio separava
il popolo eletto dai pagani.
La separazione non c'è più e per tutti si apre la possibilità di camminare
sulla strada della vita nuova.
Accanto a Cristo, la Madre di Dio, figura della
Chiesa che raccoglie l'acqua e sangue che sgorgano dal costato trafitto del
Figlio, simbolo dei sacramenti. Dentro il calice si nasconde una colomba.
Siamo di fronte al dono dello Spirito Santo che ci rende partecipi della vita
di Dio stesso, la vita filiale, la vita di comunione.
Maria-Chiesa, unita a Cristo, porge il calice al centurione, un "pagano" che
in realtà è il primo credente.
Dietro di lui si apre una folla di persone che
sono a loro volta rivestite di Cristo, anzi, intessute nel Corpo di Cristo.
La
stola sacerdotale ci ricorda che assumendo la natura umana Cristo ha aperto
a tutti gli uomini la possibilità di diventare figli e di vivere la vita come comunione, come pace, come riconciliazione.
|
|
mar
01
2022
Riflessioni
|
Scritto da Angela Fariello
|
martedì 01 marzo 2022 |
Accompagnaci o Signore, in questo tempo quaresimale donandoci la tua
benedizione
Dal Vangelo secondo Matteo
(6,2-6, 16-18)
Quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno
gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente.
In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu
fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua
elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli
delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io
vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra
nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre
tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate
malinconici come gli ipòcriti, che assumono un'aria disfatta per far vedere agli
altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non
veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che
vede nel segreto, ti ricompenserà».
La cenere
La cenere ci ricorda il percorso della nostra esistenza: dalla polvere alla vita.
Siamo polvere, terra, argilla, ma se ci lasciamo plasmare dalle mani di Dio
diventiamo una meraviglia. Eppure spesso, soprattutto nelle difficoltà e nella
solitudine, vediamo solo la nostra polvere, ma il Signore ci incoraggia: il poco
che siamo ha un valore infinito ai suoi occhi.
La polvere sul capo ci riporta
a terra, ci ricorda che veniamo dalla terra e che in terra torneremo, siamo
cioè deboli, fragili, mortali. Siamo polvere nell'universo. Ma siamo la polvere
amata da Dio.
(Papa Francesco, Messa delle Ceneri - 26 febbraio 2020)
Preghiera
O Padre, ricco di misericordia,
all'inizio di questo cammino penitenziale,
ravviva
in noi il desiderio di te
perché possiamo attenderenell'umiltà e nella gioia la
Pasqua del tuo Figlio.
Rendici veri davanti a te,
nella preghiera, nel digiuno, nella carità,
perché tutto ciò che compiamo
sia sempre sotto il tuo sguardo
|
|
| | << Inizio < Prec. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Pross. > Fine >>
| Risultati 64 - 72 di 655 |
|
|
Vinaora Visitors Counter | Today | 3838 |  | Yesterday | 4973 |  | This week | 24227 |  | This month | 100000 |  | All | 10574848 |
|