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Non Solo Gruppi
apr
06
2012
Scritto da Angela Fariello
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venerdì 06 aprile 2012 |
La Pasqua è la Pasqua della speranza, della luce, della gioia! Perchè il Signore è risorto, perchè è al di sopra di tutte le nostre malattie, le nostre sofferenze, le nostre povertà; è al di sopra della morte. Voglio dire: non contristate la vostra vita!
"Al risorto non è lecito stare se non in piedi, in piedi!" - lo dicevano i padri della Chiesa.
Vi faccio tanti auguri di speranza, tanti auguri di gioia, tanti auguri di buona salute, tanti auguri perchè, a voi ragazzi, ragazze, i sogni fioriscano tutti. Tanti auguri perchè nei vostri occhi ci sia sempre la trasparenza dei laghi e non si offuschino mai per le tristezze della vita che sembra ci sommergano. Vedrete come, fra poco, la fioritura della primavera spirituale inonderà il mondo, perchè andiamo verso momenti splendidi della storia, non andiamo verso la catastrofe. Ricordatevelo!
Non sono allucinazioni di uno che delira per la febbre. È vero, andiamo in alto, andiamo verso punti risolutori della storia, verso il "punto Omega" Gesù, cioè la "zeta".
L'ultimo punto dell'alfabeto. In italiano è "Zeta", in latino è "Zeta", in greco è "Omega", in ebraico "Tau"; il "Tau", che molti di voi hanno, è l'ultima lettera dell'alfabeto ebraico. E noi andiamo verso l'ultima lettera dell'alfabeto, non verso la fine, ma verso l'inizio. Quindi gioite!
Il Signore vi renda felici nel cuore, le vostre amicizie siano sincere. Non barattate mai l'onestà con un pugno di lenticchie. Soprattutto vorrei augurarvi la pace della sera, quella pace che si sentiva un tempo quando ci si ritirava vicino al focolare. La pace della sera, quella che possiamo sentire anche adesso, se noi recideremo un po' dei nostri impegni così vorticosi, delle nostre corse affannate. Coraggio!
Vogliate bene a Gesù Cristo, amatelo con tutto il cuore, prendete il Vangelo tra le mani, cercate di tradurre in pratica quello che Gesù vi dice con semplicità di spirito.
Amate i poveri perchè è da loro che viene la salvezza, ma amate anche la povertà. Non arricchitevi! Non vale. Nel gioco della vita è sempre perdente chi vince nel gioco della borsa.
Vi abbraccio tutti, ad uno ad uno, e, vi vorrei dire, guardandovi negli occhi: Ti voglio bene!
Dal testamento spirituale di
Don Tonino Bello
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ott
20
2011
Scritto da Angela Fariello
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giovedì 20 ottobre 2011 |
La preghiera, altro non è che, un intimo rapporto di amicizia, un frequente trattenimento da solo a solo con Colui da cui sappiamo di essere amati.
(Santa Teresa D'Avila)
Anche quest'anno, ogni martedì alle ore 20.00, si tiene - presso il Centro Parrocchiale - la catechesi dedicata a tutti i giovani della parrocchia.
Il tema che sarà affrontato durante gli incontri è quello della PREGHIERA.
Il momento finale di questo percorso sarà il pellegrinaggio comunitario a Lourdes durante il periodo estivo.
Di seguito proponiamo gli spunti di riflessione che hanno introdotto la discussione sul tema durante il primo incontro di catechesi.
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ott
08
2011
Scritto da Redazione
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sabato 08 ottobre 2011 |
Radicati e fondati in Cristo...firmes en
la fe!
Prendi circa
2 milioni di giovani, aggiungici secchiate di entusiasmo, sorrisi, musica e balli, bandiere colorate, temperatura
atmosferica con picchi di 45°, un'improvvisa tempesta di vento e pioggia in una
notte magica, preghiere recitate in silenzio o urlate a squarciagola...questa è
stata la giornata mondiale della gioventù 2011!
E noi
c'eravamo...Eravamo un piccolo puntino in quella marea di gente ma eravamo lì,
con le nostre storie, le nostre aspettative, le nostre preghiere. E c'eravamo
anche come rappresentanti della nostra comunità che, come sapevamo, ci stava
accompagnando con la preghiera.
Di sicuro nessuno
di noi, pellegrini torittesi del 2011, avrebbe mai immaginato cosa sarebbe
successo in questi 12 gironi trascorsi insieme.
Certo, i programmi c'erano,
cosa avremmo fatto lo sapevamo...ma non potevamo sapere come l'avremmo fatto e
con chi!
E questa è stata la cosa più bella: scoprire che l'entusiasmo, la
gioia, la partecipazione che pensavamo di avere erano nulla confronto a ciò che
poi realmente abbiamo vissuto!
Il gemellaggio a El Vendrell accompagnati dal
nostro vescovo, la visita a Tarragona e Barcellona, l'arrivo a Getafe e Madrid,
i nuovi amici, i momenti di preghiera, le passeggiate...
Nei nostri
cuori resteranno sempre i cori da stadio, i saluti festosi e chiassosi fra i
pellegrini di tutte le nazioni ma allo stesso tempo non potremo mai dimenticare
il modo istantaneo con cui si passava al silenzio dentro e fuori per
meditare la Parola di Dio.
Si, perché se
2 milioni di giovani si sono dati appuntamento a Madrid sotto il sole cocente
di agosto, se hanno dormito in sacchi a pelo, sopportato la scarsità d'acqua e se la notte della veglia non si sono mossi
dall'aerodromo di Quatro Vientos nonostante la tempesta, è perché erano lì nel
nome di Gesù. Nessun grande cantante,
nessun evento mondano o sportivo, solo la forza della Parola che salva è
riuscita ad attirarci e tenerci stretti gli uni agli altri.
Vogliamo fare
nostre allora le parole del Papa: "Non
si può seguire Gesù da soli. Per farlo correttamente bisogna camminare con Lui
nella comunione della Chiesa...Il mondo ha bisogno di Dio. Portate agli altri la
gioia della vostra fede".
E facendoci
guidare da queste frasi ci siamo dati
appuntamento a Rio de Janeiro nel 2013.
Noi ci saremo..chi vuole venire?
Carmen Savino
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ago
21
2011
Scritto da Angela Fariello
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domenica 21 agosto 2011 |
Il periodo estivo e la sfida educativa
Anche quest'anno l'Estate
Insieme è stata un'opportunità per oltre cento bambini e ragazzi di Toritto di
rendere le proprie vacanze un'esperienza ludica travolgente.
L'estate,si sa, è un momento
privilegiato per l'oratorio: è il momento migliore per poter parlare ai
ragazzi, rappresenta la grande possibilità educativa e l'occasione per superare
la vita frammentata dei ragazzi con una proposta unitaria.
Con "I ragazzi della Via
Pal " sono state proposte attività nel segno del gioco che, con tutte le sue
potenzialità, ha preso per mano tutti i partecipanti al grest e li ha
accompagnati nelle diverse giornate all'insegna dell'avventura, della
curiosità, della solidarietà e delle sfide. I ragazzi della via Pal hanno
potuto raccontare tante cose significative ai loro coetanei torittesi con la
forza e la passione tipiche dei ragazzi di quattordici anni, con la loro carica
irrefrenabile nella quale sentimenti e valori si mescolano per esplodere in un
dinamismo prorompente.
Ma perché scegliere il gioco come tema principale per un'attività
estiva? Il gioco è un importantissimo strumento di crescita per i ragazzi, li
fa crescere nel senso del sacrificio e dello spirito di squadra, permette loro
di assaporare il gusto dell'impegno e il senso delle regole, li allena alla
vita. Anzi, è un vero e proprio esercizio di vita: nel gioco si compiono azioni
reali in una dimensione ludica.
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ago
21
2011
Scritto da Angela Coscia
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domenica 21 agosto 2011 |
Anche
quest' anno l'Estete Insieme si è conclusa, lasciandosi dietro una
valigia di ricordi ed una domanda:
"E tu, sei un ragazzo della Via Pal?"
Un pizzico di simpatia, un pugno
di ragazzi scalmanati, fantasia quanto basta, un cucchiaio di animatori
scattanti e pronti a tutto, tanto gioco,
tantissimo divertimento e un bel ripasso dei giochi di una volta(la campana, la
corda, "un, due, tre stella"!): ecco la ricetta giusta per un'estate
indimenticabile!
La ricetta dell'Estate insieme
2011 che, quest'anno, ci ha resi partecipi delle avventure dei membri della
Società dei raccoglitori di Stucco, meglio noti come I ragazzi della Via Pal , celebri personaggi dell'omonimo romanzo
dell'ungherese Ferenc Molnár.
Una storia di
"bande, di giovani eroi che alle idee hanno dato un colore"
(come
dice l'inno) una storia di coraggio, di amicizia, di rispetto e di sacrificio: valori
importanti che, pian piano, hanno voluto irrompere nella vita dei ragazzi. Sì
loro, i ragazzi, i veri protagonisti di quest'Estate Insieme.
Divisi in 4 squadre, la
Società dei Raccoglitori di Sogni, la Società dei raccoglitori di Biglie, la
Società dei raccoglitori di Idee e la Società dei raccoglitori di Note, hanno
cercato di raggiungere la vittoria. E se si perdeva poco importava,
l'importante era giocare, e giocare tanto.
Dopotutto il sussidio che ci
ha aiutati nell'organizzazione delle attività s'intitolava Gioco libera tutti: giocando si diventa grandi, giocando si è
liberi!!! Liberi di conoscere nuovi amici, liberi di crearsi una coscienza
propria, liberi di divertirsi, liberi di imparare.
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