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dic 19 2007
Messaggio Caritas "Deus Caritas Est" PDF Stampa E-mail
Scritto da Mino Bellini ( Responsabile Caritas)   
mercoledì 19 dicembre 2007

il_buon_samaritano.jpg

 

 

E' indicativo il fatto che papa Benedetto XVI abbia voluto dedicare la sua prima enciclica al tema della carità, dell' amore: Deus caritas est. Dio è amore.

Il mondo può essere salvato solo dall'Amore, perchè è stato generato dall' amore di Dio Creatore e Padre e redento dall'amore di Gesù Cristo per mezzo della sua passione, morte e risurrezione.







 

 

Ciò che è generato dall'amore genera vita, ciò che è generato dall'odio porta solo morte.

Per i cristiani la morte fisica, dalla quale "nullo omo può scampare", come ci ricorda san Francesco, non deve far paura, perché spalanca le porte della casa del Padre, che attende i suoi figli. La morte dell'anima che prende coloro che non hanno amore per i fratelli, quella deve spaventare.

 

" Secondo il modello offerto dalla parabola del buon Samaritano- dice Benedetto XVI nella sua enciclica- la carità cristiana è dapprima la risposta a ciò che costituisce una necessità immediata: gli affamati devono essere saziati, i nudi vestiti, i malati curati in vista della guarigione, i carcerati visitati..."

 

Con questa sua prima enciclica il papa traccia il programma della chiesa nel terzo millennio, in cui un nuovo umanesimo aprirà la via alla civiltà dell'amore fondata sul comandamento di Gesù:

 

"Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi ".

 

E' necessario per questo che la nostra comunità parrocchiale si interroghi sulla qualità del proprio amore.

Allo scopo vorremmo sottoporre a tutti i un questionario che si prega di compilare e, in busta anonima, recapitare presso la sede della Caritas parrocchiale di Toritto in via Ugenti.

1) Le attività promosse dai cristiani, presenti nella comunità in cui viviamo, configurano la parrocchia come " luogo della carità" ?Quando incontriamo un povero, una persona bisognosa del nostro aiuto, sentiamo dentro di noi la necessità di ringraziare Dio per avercelo fatto incontrare, per averlo messo sulla nostra strada ? Siamo fermi in attesa che i poveri bussino alla nostra porta o siamo noi a cercare i poveri ? La lettura della vita di qualche testimone della carità di Cristo, ci aiuta a vivere meglio il nostro rapporto con i fratelli ? Conosciamo le situazioni di disagio presenti nella comunità in cui viviamo ? Che cosa facciamo personalmente e come ci muoviamo per sensibilizzare altri a prenderne coscienza e ad intervenire ? Fra le opere di misericordia corporale, quale si presenta più urgente e necessaria ai nostri giorni ?

( 1 ) Fra le opere di misericordia spirituale, quale si presenta più urgente e necessaria ai nostri giorni ?

( 2 ) Quale percorso formativo potrebbe essere tracciato per una seria alfabetizzazione sul tema della carità nella nostra comunità parrocchiale ? Quali documenti della chiesa potrebbero guidare la riflessione comunitaria dei cristiani sul tema dell'amore ?

Altri, eventuali, interrogativi:

La collaborazione di tutti è indispensabile per stabilire una traccia per il cammino d'amore che ci doni la gioia vera, la felicità che Gesù ci dona quando ci mettiamo al servizio dei fratelli.

Saremmo riconoscenti se le risposte scritte ai quesiti ci fossero recapitate entro il mese di Gennaio 2008 o, comunque, entro l'inizio del cammino quaresimale.

Chi volesse condividere con noi l'avventura entusiasmante dell'amore fraterno ci indichi, sulla risposta al questionario, il cognome, nome ed un recapito telefonico.

Che il Signore possa far nascere in noi la stessa sollecitudine di Maria al canto del Magnificat.

 

Caritas parrocchiale Toritto

 


(1) Opere di misericordia corporale: dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi, visitare i carcerati, seppellire i morti.

(2) Opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti,ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare con pazienza le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti.

 

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