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mar 10 2012
Terza domenica di Quaresima PDF Stampa E-mail
Scritto da Angela Fariello   
sabato 10 marzo 2012

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LA SALVEZZA CON TE

Ora sei tu solo che io amo, te solo che seguo,
te solo che cerco, te solo che mi sento pronto a servire.
Ti prego, ordina tutto ciò che vuoi, ma guarisci
e apri le mie orecchie perchè possa udire la tua voce.
Guarisci e apri i miei occhi perchè io possa vedere la
tua volontà. Dimmi dove devo volgere il mio sguardo
per poterti vedere, e avrò la speranza di fare ciò che tu vuoi.
Si apra, grande, dinanzi a me la porta alla quale busso.
Insegnami come devo fare per arrivare fino a te.
Ispirami e guidami, traccia una strada davanti a me.
Se è con la fede che ti trovano quanti si rifugiano in te,
donami la fede; se è con la forza, donami la forza;
se è con la scienza, donami la scienza.
Aumenta in me la fede, aumenta la speranza,
aumenta la carità.


Sant'Agostino

LA SALVEZZA PER TE

Dal Vangeo secondo Giovanni (2, 13-25)


Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». 
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. 
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull'uomo. Egli infatti conosceva quello che c'è nell'uomo. 

 

LA SALVEZZA IN TE

Di fronte alla richiesta di un segno con cui doveva legittimarsi Gesù rispose: "Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere". Giovanni aggiunge che ripensando a quell'evento dopo la Risurrezione, i discepoli capirono che Gesù aveva parlato del Tempio del suo Corpo. Non è Gesù che distrugge il tempio; esso viene abbandonato alla distruzione dall'atteggiamento di coloro che, da luogo di incontro con tutti i popoli di Dio, l'hanno trasformato in una "spelonca per ladri", in un luogo dei loro affari. Ma, come sempre a partire dalla caduta di Adamo, il fallimento degli uomini diventa l'occasione per un impegno ancora più grande dell'amore di Dio nei nostri confronti. L'ora del tempio di pietra, l'ora dei sacrifici di animali era superata: il fatto che ora il Signore scacci fuori i mercanti, non solo impedisce un abuso, ma indica il nuovo agire di Dio. Il Signore svuota, libera... per donare la pienezza della sua presenza.

Solo con Lui e in Lui ognuno di noi può compiere scelte di vita per la gioia in sè e negli altri. Così Dio riempie tutto il mio essere.
Ecco, allora, il nuovo Tempio: Gesù Cristo stesso, nel quale l'amore di Dio si china sugli uomini.

Egli nella sua vita, è il Tempio nuovo e vivente. Egli che è passato attraverso la Croce ed è risorto, è lo spazio vivente di spirito e vita, nel quale si realizza la giusta adorazione. Tutto ciò deve oggi far pensare anche noi come cristiani: è la nostra fede abbastanza pura ed aperta, così che a partire da essa anche i "pagani", le persone che oggi sono in ricerca e hanno le loro domande, possano intuire la luce dell'unico Dio, associarsi agli altri della fede nella nostra preghiera e con il loro domandare diventare forse adoratori pure loro?

La consapevolezza che l'avidità è idolatria raggiunge anche il nostro cuore e la nostra prassi di vita?
Non lasicamo, forse, in vari modi entrare gli idoli anche nel mondo della nostra fede?
Siamo disposti a lasciarci sempre di nuovo purificare dal Signore, permettendogli di cacciare da noi e dalla Chiesa tutto ciò che gli è contrario?

Scegliamo insieme di edificare questo unico Tempio!

 

«Tutte le strutture della Chiesa, prima ancora che ad annunciare e a custodire al verità, sono finalizzate
a rendere visibile l'amore del Padre, a gridare che Dio è Padre, che Dio ci ama.
Le funzioni e i ministeri della Chiesa devono essere anch'essi
epifania dell'amore» 

M. Magrassi

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