E' indicativo il fatto che papa Benedetto XVI abbia voluto dedicare la sua prima enciclica al tema della carità, dell' amore: Deus caritas est. Dio è amore.
Il mondo può essere salvato solo dall'Amore, perchè è stato generato dall' amore di Dio Creatore e Padre e redento dall'amore di Gesù Cristo per mezzo della sua passione, morte e risurrezione.
Ciò che è generato dall'amore genera vita, ciò che è generato dall'odio
porta solo morte.
Per i cristiani la morte fisica, dalla quale "nullo omo può scampare",
come ci ricorda san Francesco, non deve far paura, perché spalanca le porte
della casa del Padre, che attende i suoi figli. La morte dell'anima che prende
coloro che non hanno amore per i fratelli, quella deve spaventare.
" Secondo il modello offerto dalla parabola del buon Samaritano-
dice Benedetto XVI nella sua enciclica- la carità cristiana è dapprima la
risposta a ciò che costituisce una necessità immediata: gli affamati devono
essere saziati, i nudi vestiti, i malati curati in vista della guarigione, i
carcerati visitati..."
Con questa sua prima enciclica il papa traccia il programma della chiesa
nel terzo millennio, in cui un nuovo umanesimo aprirà la via alla civiltà
dell'amore fondata sul comandamento di Gesù:
"Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi ".
E' necessario per questo che la nostra comunità parrocchiale si interroghi
sulla qualità del proprio amore.
Allo scopo vorremmo sottoporre a tutti i un questionario che si prega di
compilare e, in busta anonima, recapitare presso la sede della Caritas
parrocchiale di Toritto in via Ugenti.
1) Le attività promosse dai cristiani, presenti nella comunità in cui
viviamo, configurano la parrocchia come " luogo della carità" ?Quando
incontriamo un povero, una persona bisognosa del nostro aiuto, sentiamo dentro
di noi la necessità di ringraziare Dio per avercelo fatto incontrare, per
averlo messo sulla nostra strada ? Siamo fermi in attesa che i poveri bussino
alla nostra porta o siamo noi a cercare i poveri ? La lettura della vita di
qualche testimone della carità di Cristo, ci aiuta a vivere meglio il nostro
rapporto con i fratelli ? Conosciamo le situazioni di disagio presenti nella
comunità in cui viviamo ? Che cosa facciamo personalmente e come ci muoviamo
per sensibilizzare altri a prenderne coscienza e ad intervenire ? Fra le opere
di misericordia corporale, quale si presenta più urgente e necessaria ai nostri
giorni ?
( 1 ) Fra le opere di misericordia
spirituale, quale si presenta più urgente e necessaria ai nostri giorni ?
( 2 ) Quale percorso formativo
potrebbe essere tracciato per una seria alfabetizzazione sul tema della carità
nella nostra comunità parrocchiale ? Quali documenti della chiesa potrebbero
guidare la riflessione comunitaria dei cristiani sul tema dell'amore ?
Altri, eventuali, interrogativi:
La collaborazione di tutti è indispensabile per stabilire una traccia per
il cammino d'amore che ci doni la gioia vera, la felicità che Gesù ci dona
quando ci mettiamo al servizio dei fratelli.
Saremmo riconoscenti se le risposte scritte ai quesiti ci fossero
recapitate entro il mese di Gennaio 2008 o, comunque, entro l'inizio del
cammino quaresimale.
Chi volesse condividere con noi l'avventura entusiasmante dell'amore
fraterno ci indichi, sulla risposta al questionario, il cognome, nome ed un
recapito telefonico.
Che il Signore possa far nascere in noi la stessa sollecitudine di Maria al
canto del Magnificat.
Caritas parrocchiale Toritto
(1) Opere di
misericordia corporale: dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli
assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi,
visitare i carcerati, seppellire i morti.
(2) Opere di
misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli
ignoranti,ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese,
sopportare con pazienza le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i
morti.
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