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Nuntio Vobis
dic 01 2013
Prima domenica di Avvento PDF Stampa E-mail
Riflessioni
Scritto da Angela Fariello   
domenica 01 dicembre 2013
«Vegliate, perchè non sapete in quale giorno verrà il Signore»
1_avvento13.jpg

Ma se io, Signore,
tendo l'orecchio
e imparo a discernere i segni dei tempi,
distintamente odo i segnali
della tua rassicurante presenza
alla mia porta.
E quando Ti apro e Ti accolgo
come ospite gradito nella mia casa,
il tempo che passiamo insieme mi rinfranca.
Alla tua mensa divido con Te
il pane della tenerezza e della forza,
il vino della letizia e del sacrificio,
la parola della sapienza e della promessa,
la preghiera del ringraziamento
e dell'abbandono nelle mani del Padre.
E ritorno alla fatica del vivere
con indistruttibile pace.
Rendici, Signore,capaci
di aspettarTi e di accoglierTi
in ogni momento.


( C.M.Martini)

 

 


Il verbo di Dio verrà in noi
Conosciamo una triplice venuta del Signore. Una venuta occulta si colloca infatti tra le altre due che sono manifeste. Nella prima il Verbo fu visto sulla terra e si intrattenne con gli uomini, quando, come egli stesso afferma, lo videro e lo odiarono. Nell'ultima venuta "ogni uomo vedrà la salvezza di Dio" (LC 3,6) e vedranno colui che trafissero.
Occulta, invece è la venuta intermedia, in cui solo gli eletti lo vedono entro se stessi e le loro anime ne sono salvate.
Nella prima venuta dunque egli venne nella debolezza della carne, in questa intermedia viene nella potenza dello Spirito, nell'ultima verrà nella maestà della gloria. Quindi questa venuta intermedia è, per così dire, una via che unisce la prima all'ultima: nella prima Gesù Cristo fu nostra redenzione, nell'ultima si manifesterà come nostra vita, in questa è nostro riposo e nostra consolazione (...)
Se conserverai così la parola di Dio, non c'è dubbio che pure tu sarai conservato da essa.


San Bernardo, Discorso sull'Avvento 
COMMENTO AL VANGELO
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nov 23 2013
Cristo Re PDF Stampa E-mail
Riflessioni
Scritto da Angela Fariello   
sabato 23 novembre 2013

cristo-re.jpg



Cristo è essenziale, Cristo è necessario, Cristo è indispensabile per le nostre relazioni con Dio. E siccome dalle nostre relazioni con Dio dipende la nostra eterna salvezza, dipende la nostra concezione della vita, dipende la nostra moralità, dipende il nostro giudizio sulla dignità e sul destino della vita e sulla fratellanza umana, Cristo è la chiave di volta di tutto il sistema di pensiero e di vita che da lui s'intitola. L'avere chiaro e fisso questo concetto della preminenza di Cristo nell'ordine universale è di capitale importanza per tutta la nostra vita spirituale e pratica.


Papa Paolo VI
"Omnia Nobis Est Christus" 1955

 

 

 

 

 

 

 

 


TU CI SEI NECESSARIO

 

O Cristo, nostro unico mediatore, Tu ci sei necessario per venire in comunione con Dio Padre, per diventare con Te, che sei Figlio unico e Signore nostro, suoi figli adottivi, rigenerati dallo Spirito Tu ci sei necessario, o solo e vero Maestro delle verità recondite della vita, per conoscere il nostro essere e il nostro destino, la via.Tu ci sei necessario, o Redentore nostro, per scoprire la nostra miseria e per guarirla; per avere il concetto del bene e del male e la speranza della santità; per deplorare i nostri peccati e per averne Tu ci sei necessario, o Fratello primogenito del genere umano, per ritrovare la ragione vera della fraternità fra gli uomini, i fondamenti della giustizia, i tesori della carità, il bene sommo Tu ci sei necessario, o grande Paziente dei nostri dolori, per conoscere il senso della sofferenza e per dare ad essa un valore di espiazione e redenzione. Tu ci sei necessario, o Cristo, o Signore, o Dio con noi, per imparare l'amore vero e per camminare nella gioia e nella forza della tua carità lungo il cammino della nostra via faticosa, fino all'incontro finale con Te amato, con Te atteso, con Te benedetto nei secoli"

 



 
nov 02 2013
Preghiera per la comunità PDF Stampa E-mail
Papa Francesco
Scritto da Angela Fariello   
sabato 02 novembre 2013

insegnaci_camminare.jpg

 

Signore,
insegnaci a camminare
con le donne e gli uomini del mondo,
affiancandoli ogni giorno
come "compagni di viaggio",
ma sapendo che solo Tu
sei laguida
al nostro andare quotidiano.
Ogni volta che la stanchezza ci frena
aiutaci a riprendere la strada,
dissetati dell'acqua
del tuo Perdono,
resi forte dal tuo Pane spezzato,
condiviso con i fratelli e le sorelle
incontrati per via.
Fa' o Signore,
che prediamo come mappa
la tua Parola,
come bastone
la Fede, che è dono tuo,
come mantello
la protezione di Maria tua Madre,
venendo verso Te,
meta sicura
di ogni nostro passo.

 
set 16 2013
Chiese Aperte PDF Stampa E-mail
Annunci Parrocchiali
Scritto da Angela Fariello   
lunedì 16 settembre 2013
chiese_aperte.jpg
 
Sabato 21 e domenica 22 settembre le chiese del nostro paese resteranno aperte per permettere, a chiunque sia interessato, di visitarle e, grazie alla presenza di guide, conoscere la storia e le peculiarità di ogni singolo edificio.
 
Nella serata di sabato, dalle ore 20.30, presso la Chiesa di San Giuseppe, si terrà il concerto del gruppo "Itinere musicum". Il gruppo eseguirà brani di Prokofiev, Frisina, Haendel e Puccini. 
 
La domenica le Chiese saranno aperte dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 19.00 alle 21.00.
Solo la Chiesa Madre osserverà orari diversi, a causa delle diverse liturgie domenicali: dalle ore 12.00 alle 13.00 e dalle 20.00 alle 21.00.
 
Lo scopo di tale manifestazione è quello di far scoprire anche all’esterno e far riscoprire ai torittesi il nostro patrimonio storico-religioso.
Si trattam sostanzialmente di un percorso guidato che parte dalla Chiesa Madre per poi arrivare alla chiesa della Madonna della Stella, a quella di San Giuseppe, della Madonna del Carmine e delle Grazie: farà conoscere ai visitatori l’evoluzione toponomastica, storica e culturale di Toritto, segnata anche dalla costruzione di questi luoghi sacri.

 
set 07 2013
Angelus sulla pace PDF Stampa E-mail
Papa Francesco
Scritto da Angela Fariello   
sabato 07 settembre 2013

PAPA FRANCESCO

ANGELUS 

Piazza San Pietro
Domenica, 1° settembre 2013

 

 

papa_francesco.jpgCari fratelli e sorelle, 
buongiorno!

Quest'oggi, cari fratelli e sorelle, vorrei farmi interprete del grido che sale da ogni parte della terra, da ogni popolo, dal cuore di ognuno, dall'unica grande famiglia che è l'umanità, con angoscia crescente: è il grido della pace! E' il grido che dice con forza: vogliamo un mondo di pace, vogliamo essere uomini e donne di pace, vogliamo che in questa nostra società, dilaniata da divisioni e da conflitti, scoppi la pace; mai più la guerra! Mai più la guerra! La pace è un dono troppo prezioso, che deve essere promosso e tutelato.

Vivo con particolare sofferenza e preoccupazione le tante situazioni di conflitto che ci sono in questa nostra terra, ma, in questi giorni, il mio cuore è profondamente ferito da quello che sta accadendo in Siria e angosciato per i drammatici sviluppi che si prospettano.

Rivolgo un forte Appello per la pace, un Appello che nasce dall'intimo di me stesso! Quanta sofferenza, quanta devastazione, quanto dolore ha portato e porta l'uso delle armi in quel martoriato Paese, specialmente tra la popolazione civile e inerme! Pensiamo: quanti bambini non potranno vedere la luce del futuro! Con particolare fermezza condanno l'uso delle armi chimiche! Vi dico che ho ancora fisse nella mente e nel cuore le terribili immagini dei giorni scorsi! C'è un giudizio di Dio e anche un giudizio della storia sulle nostre azioni a cui non si può sfuggire! Non è mai l'uso della violenza che porta alla pace. Guerra chiama guerra, violenza chiama violenza!

Con tutta la mia forza, chiedo alle parti in conflitto di ascoltare la voce della propria coscienza, di non chiudersi nei propri interessi, ma di guardare all'altro come ad un fratello e di intraprendere con coraggio e con decisione la via dell'incontro e del negoziato, superando la cieca contrapposizione. Con altrettanta forza esorto anche la Comunità Internazionale a fare ogni sforzo per promuovere, senza ulteriore indugio, iniziative chiare per la pace in quella Nazione, basate sul dialogo e sul negoziato, per il bene dell'intera popolazione siriana.

Non sia risparmiato alcuno sforzo per garantire assistenza umanitaria a chi è colpito da questo terribile conflitto, in particolare agli sfollati nel Paese e ai numerosi profughi nei Paesi vicini. Agli operatori umanitari, impegnati ad alleviare le sofferenze della popolazione, sia assicurata la possibilità di prestare il necessario aiuto.

Che cosa possiamo fare noi per la pace nel mondo? Come diceva Papa Giovanni: a tutti spetta il compito di ricomporre i rapporti di convivenza  nella giustizia e nell'amore.

Una catena di impegno per la pace unisca tutti gli uomini e le donne di buona volontà! E' un forte e pressante invito che rivolgo all'intera Chiesa Cattolica, ma che estendo a tutti i cristiani di altre Confessioni, agli uomini e donne di ogni Religione e anche a quei fratelli e sorelle che non credono: la pace è un bene che supera ogni barriera, perché è un bene di tutta l'umanità.

Ripeto a voce alta: non è la cultura dello scontro, la cultura del conflitto quella che costruisce la convivenza nei popoli e tra i popoli, ma questa: la cultura dell'incontro, la cultura del dialogo; questa è l'unica strada per la pace.

Il grido della pace si levi alto perché giunga al cuore di tutti e tutti depongano le armi e si lascino guidare dall'anelito di pace.

Per questo, fratelli e sorelle, ho deciso di indire per tutta la Chiesa, il 7 settembre prossimo, vigilia della ricorrenza della Natività di Maria, Regina della Pace, una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero, e anche invito ad unirsi a questa iniziativa, nel modo che riterranno più opportuno, i fratelli cristiani non cattolici, gli appartenenti alle altre Religioni e gli uomini di buona volontà.

Il 7 settembre in Piazza San Pietro - qui - dalle ore 19.00 alle ore 24.00, ci riuniremo in preghiera e in spirito di penitenza per invocare da Dio questo grande dono per l'amata Nazione siriana e per tutte le situazioni di conflitto e di violenza nel mondo. L'umanità ha bisogno di vedere gesti di pace e di sentire parole di speranza e di pace! Chiedo a tutte le Chiese particolari che, oltre a vivere questo giorno di digiuno, organizzino qualche atto liturgico secondo questa intenzione.

A Maria chiediamo di aiutarci a rispondere alla violenza, al conflitto e alla guerra, con la forza del dialogo, della riconciliazione e dell'amore. Lei è madre: che Lei ci aiuti a trovare la pace; tutti noi siamo i suoi figli! Aiutaci, Maria, a superare questo difficile momento e ad impegnarci a costruire ogni giorno e in ogni ambiente un'autentica cultura dell'incontro e della pace.

 
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