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Nuntio Vobis
apr 12 2014
27 aprile: una festa di santità PDF Stampa E-mail
Annunci Parrocchiali
Scritto da Angela Fariello   
sabato 12 aprile 2014

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Il prossimo 27 aprile verranno canonizzati papa Giovanni XIII e papa Giovanni Paolo II.

Per favorire la partecipazione di numerosi fedeli, è stata presentata la piattaforma digitale creata appositamente per l'evento: dal sito www.2popesaints.org all'applicazione "Santo Subito" al progetto #2popesaints.

Le iniziative proposte riguardano l'apertura di una pagina Facebook e Storify , un account Twitter , Instagram e Google +   e un canale Youtube.

 

 

Papa Giovanni XIII - Perchè santo?

Angelo Roncalli era un uomo con una pazienza serena, capace di sopportare i disagi e le prove della vita. Fin da giovane fece il proposito di alimentare sempre la fede, non lasciarla invecchiare mai, cercando di rimanere sempre bambino di fronte a Dio, come insegna Gesù nel Vangelo.

Fu un sacerdote libero da ambizioni di carriera e capace di cordiale collaborazione. Come Vescovo prima e come Romano Pontefice poi, seppe sempre curare una forma collegiale nell'esercizio dell'autorità, con una cura speciale per i sacerdoti e la loro formazione, come per i laici spronandoli a un apostolato responsabile. È a partire da questo costante desiderio di far crescere nella fede che si impegnò per favorire la partecipazione attiva dei fedeli alla liturgia, così come ebbe sempre una spiccata sensibilità ecumenica.
Visse la fede con una sensibilità vicina alle forme della pietà popolare: il culto eucaristico nelle sue diverse espressioni come la visita e l'adorazione del SS. Sacramento; la devozione al Cuore di Gesù, la devozione alla Madonna con la recita del Rosario e la visita a molti santuari, la venerazione dei Santi, la preghiera per i defunti, la pratica dei pellegrinaggi.

Fu capace di comunicare prediligendo forme semplici e immediate, con immagini tratte dalla vita quotidiana, riuscendo a entrare subito nel cuore delle persone.

La sua santità lo ha portato a indicare le vie del rinnovamento nel grande solco della tradizione.

 

 

Papa Giovanni Paolo II - Perchè santo?

 

Giovanni Paolo II era un "uomo di preghiera". Il centro della sua vita era costituito dall'Eucaristia. La vita interiore era caratterizzata da un totale abbandono al materno aiuto della Beata Vergine Maria come si vide dopo il tragico attentato del 1981 o durante la dura prova dell'avanzamento della malattia. Ringraziava sempre e attribuiva a Dio i meriti di ogni dono ricevuto.

L'infanzia non facile, segnata da tre lutti, e l'entrata in seminario proprio nel periodo in cui la guerra ne aveva imposto la chiusura, corroborarono il suo coraggio.

Come Arcivescovo di Cracovia mai esitò davanti ai numerosi ostacoli posti dal regime comunista polacco al diritto di professare la propria fede. Con fortezza seppe intervenire a favore dei diritti delle persone, senza sommuovere tuttavia l'ordine pubblico.

Il primo motto "Non abbiate paura! Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo!" pronunciato durante la celebrazione di apertura del ministero segnò il programma del suo lungo Pontificato, rimanendo vivo nei cuori dei fedeli anche dopo la sua morte.

Il 13 maggio 1981, giorno dell'attentato, ebbe dal Signore la grazia di poter versare il proprio sangue in nome della fede, come egli stesso disse in riferimento all'accaduto.

Nelle numerose sofferenze morali e durante la malattia fisica Egli giunse ad annunziare il prezioso valore salvifico della sofferenza umana unita al mistero della Croce di Cristo.

Ha sostenuto l'anelito alla libertà dei popoli oppressi da vari regimi e totalitarismi, affermando la dignità inviolabile di ogni essere umano.

Ha promosso e rinvigorito il dialogo ecumenico, cercando l'unità e la pace nella viva speranza di una futura piena comunione coi fratelli separati.

Un segno straordinario della sua speranza fu la fiducia che ripose nei giovani, speranza della Chiesa del domani.

Diede da mangiare e da vestire ai bisognosi, si prese cura dei senza tetto, condivise il dolore dei sofferenti, destinò loro denaro di sua proprietà, visitò ammalati e prigionieri. Nondimeno, istruì, consigliò, consolò gli smarriti di cuore, offrì il proprio perdono all'attentatore e a quanti l'avevano offeso, sopportò con pazienza le persone a lui ostili.

Verso la fine degli anni '90, apparvero i primi sintomi del "morbo di Parkinson", che piano piano lo ridusse ad esercitare il suo ministero da "una sedia a rotelle". Tutti hanno vissuto con particolare partecipazione e ammirazione la forza con cui seppe affrontare, specie negli ultimi anni, gli impegni pastorali in quelle difficili condizioni. 

 
apr 11 2014
Programma Settimana Santa 2014 PDF Stampa E-mail
Annunci Parrocchiali
Scritto da Angela Fariello   
venerdì 11 aprile 2014
programma_pasqua_2014_esterno.jpg
13 aprile - Domenica delle Palme
Ore 9.00: Solenne benedizione delle Palme in Piazza A. Moro (presso la chiesa della Madonna delle Grazie); le Palme saranno benedette solo in questo momento. Seguirà la processione verso la chiesa madre.
 
Sante Messe: 
Ore 08.00 / 09.30 / 11.00 / 19.00: Chiesa Madre
Ore 09.30: Casa della Carità
Ore 10.45: Chiesa di Quasano.
 
14 e 15 aprile - Lunedì e Martedì Santo
Ore 07.30 - 18.30: Santa Messa - Lodi comunitarie ed esposizione del SS. Sacramento in Chiesa Madre (l'Adorazione Eucaristica sarà animata dai gruppi parrocchiali solo nei due pomeriggi).
Ore 19.00: Santa Messa
 
16 aprile - Mercoledì Santo
Ore 07.30: Santa Messa e Lodi comunitarie
Ore 19.00: Santa Messa vespertina
 
TRIDUO SACRO
 
17 aprile - Giovedì Santo
Ore 09.00: Messa Crismale in Cattedrale
Ore 19.00: Messa in Coena Domini
Ore 23.45: Adorazione Eucaristica Comunitaria (solo in Chiesa Madre, tutte le altre chiese saranno chiuse alle ore 23.30).
 
18 aprile - Venerdì Santo
Ore09.00: Ufficio delle Letture
Ore 09.30-12.00: Confessioni (in Chiesa Madre)
Ore 10.00: Ragazzi in preghiera - Adorazione per i ragazzi di quinta elementare e scuole medie
Ore 15.00: Liturgia della Passione - Adorazione della Croce
Ore 16.30-19.30: Confessioni (presso il Centro Parrocchiale
Ore 20.00: Processione dei misteri.
 
19 aprile - Sabato Santo
ore 09.00-12.00: Confessioni
Ore 16.00 -22.00: Confessioni
Ore 23.00: Veglia di Pasqua (solo in Chiesa Madre)
 
20 aprile - Domenica di Risurrezione
Sante Messe: Ore 08.00 / 09.30 / 11.00 / 19.00: Chiesa Madre
Ore 09.00: Casa della Carità
Ore 10.30: Chiesa di Quasano
 
21 aprile - Lunedì di Pasqua
Sante Messe: Ore 09.00: Cappella del cimitero
Ore 10.30: Chiesa di Quasano
Ore 11.00: Chiesa Madre
 
22 e 23 aprile - Martedì e Mercoledì di Pasqua
Gita comunitaria a Roma con udienza dal Papa.
In questi due giorni la Messa sarà celebrata solo alle ore 19.00 in Chiesa Madre
AVVISI
Qualche sacerdote sarà disponibile per le confessioni il Lunedì pomeriggio e tutto il martedì in Chiesa Madre; tutto il mercoledì presso il Centro Parrocchiale.
Vi invitiamo ad approfittare di questi giorni per prepararvi adeguatamente alla Pasqua e a non ridurvi all'ultimo momento, quando potrebbe essere più difficile trovare disponibilità di sacerdoti.
 
Dall'11 al 23 aprile compreso, l'ufficio parrocchiale (per i certificati) e la segreteria (prenotazione delle SS. Messe) resteranno chiuse per ragioni pastorali (confessioni e celebrazioni).

 
apr 11 2014
Domenica delle Palme PDF Stampa E-mail
Riflessioni
Scritto da Angela Fariello   
venerdì 11 aprile 2014

palmsunday.jpg

Sento una gratitudine immensa per l'impegno di tutti coloro che lavorano nella Chiesa.

 

Non voglio soffermarmi ora ad esporre le attività dei diversi operatori pastorali, dai vescovi fino al più umile e nascosto dei servizi ecclesiali.
Mi piacerebbe piuttosto riflettere sulle sfide che tutti loro devono affrontare nel contesto dell'attuale cultura globalizzata.
Però, devo dire in primo luogo e come dovere di giustizia, che l'apporto della Chiesa nel mondo attuale è enorme.
Il nostro dolore e la nostra vergogna per i peccati di alcuni membri della Chiesa, e per i propri, non devono far dimenticare quanti cristiani danno la vita per amore: aiutano tanta gente a curarsi o a morire in pace in precari ospedali, o accompagnano le persone rese schiave da diverse dipendenze nei luoghi più poveri della Terra, o si prodigano nell'educazione di bambini e giovani, o si prendono cura di anziani abbandonati da tutti, o cercano di comunicare valori in ambienti ostili, o si dedicano in molti altri modi, che mostrano l'immenso amore per l'umanità ispiratoci dal Dio fatto uomo.
Ringrazio per il bell'esempio che mi danno tanti cristiani che offrono la loro vita e il loro tempo con gioia. Questa testimonianza mi fa tanto bene e mi sostiene nella mia personale aspirazione a superare l'egoismo per spendermi di più.

 

Papa Francesco - Evangelii Gaudium n.76

 

COMMENTO

I gesti nel vangelo sono tanto veritieri quanto simbolici, vogliono cioè aprire in noi la possibilità di comprendere il mistero che contengono, che va oltre la mera spiegazione.
L'olio versato in maniera "esagerata" da Maria ne esprime la totale contrizione, offerta del tutto di se, verso colui che solo la può ascoltare ed accogliere, si trasforma così come un battesimo che sottolinea in Gesù il maestro e sacerdote. La memoria di questo gesto é la forza stessa del vangelo, compimento di tutta una vita, testimoniato dal racconto della passione. 

 

PREGHIERA

Signore, in questi giorni
che ci fanno rivivere
i momenti fondamentali
della nuova storia di salvezza,
rinnova la nostra fede.
Che le feste pasquali accendano
anche in noi il fuoco vivo del tuo amor,
un fuoco con cui incendiare
il mondo intero, perché nessun uomo
possa ignorare che tu sei Padre d'amore,
e hai donato il tuo Figlio
e lo Spirito per rendere anche noi,
e tutti, figli amati e felici di abitare con te,
e lodare per sempre il tuo nome. 

 
apr 04 2014
Quinta domenica di Quaresima PDF Stampa E-mail
Riflessioni
Scritto da Angela Fariello   
venerdì 04 aprile 2014

5_quaresima14.jpg

 La prima motivazione per evangelizzare è l'amore di Gesù che abbiamo ricevuto, l'esperienza di essere salvati da Lui
che ci spinge ad amarlo sempre di più.
Però, che amore è quello che non sente la necessità di parlare della persona amata, di presentarla, di farla conoscere? 

 

Se non proviamo l'intenso desiderio di comunicarlo, abbiamo bisogno di soffermarci in preghiera per chiedere a Lui che torni ad affascinarci.
bbiamo bisogno d'implorare ogni giorno, di chiedere la sua grazia perché apra il nostro cuore freddo e scuota la nostra vita tiepida e superficiale.
Posti dinanzi a Lui con il cuore aperto, lasciando che Lui ci contempli, riconosciamo questo sguardo d'amore che scoprì Natanaele il giorno in cui Gesù si fece presente e gli disse: «Io ti ho visto quando eri sotto l'albero di fichi» (Gv1,48).
Che dolce è stare davanti a un crocifisso, o in ginocchio davanti al Santissimo, e semplicemente essere davanti ai suoi occhi! Quanto bene ci fa lasciare che Egli torni a toccare la nostra esistenza e ci lanci a comunicare la sua nuova vita! Dunque, ciò che succede è che, in definitiva, «quello che abbiamo veduto  udito, noi lo annunciamo» (1 Gv 1,3).
La migliore motivazione per decidersi a comunicare il Vangelo è contemplarlo con amore, è sostare sulle sue pagine e leggerlo con il cuore. Se lo accostiamo in questo modo, la sua bellezza ci stupisce, torna ogni volta ad affascinarci. Perciò è urgente ricuperare uno spirito contemplativo,che ci permetta di riscoprire ogni giorno che siamo depositari di un bene che umanizza, che aiuta a condurre una vita nuova. Non c'è niente di meglio da trasmettere agli altri.

Papa Francesco - Evangelii Gaudium n.264

 

COMMENTO

Il racconto di questa vicenda è molto animato; numerosi sono i personaggi che si muovono sulla scena. Al centro, come sempre, ci sta Gesù. Tutta la scena ruota attorno a Lui, alla sua presenza e alle sue parole. L'amico Lazzaro è morto e le sue sorelle nutrono un po' di risentimento verso Gesù: Dov'eri quando avevamo bisogno di te? Se fossi stato qui le cose sarebbero andate diversamente!
Marta e Maria sono chiuse nel loro dolore e nelle loro attese e in questo atteggiamento quanto ci assomigliano! Anch'io vorrei un Dio che fa quello che dico io: tu mandi un sms e subito il problema è risolto, alzi bandiera bianca e lui è lì servizievole e premuroso a tirati fuori dai guai.

Ma forse è giunto il momento di uscire dalla nostra fede piccola.
Il Dio di Gesù Cristo ci mette in un cammino autentico di fede adulta. Gesù ci rivela un Dio che ci salva "nella" morte, condividendo con noi il peso della sofferenza e della paura.

La fede non cambia i fatti o le cose, ma il nostro modo di leggerli, i nostri occhi, il nostro sguardo. Il dolore rimane dolore, ma sai che non sei solo, che Lui è con te. La salvezza donata da Gesù è prima di tutto la salvezza dalla disperazione della solitudine. Lui è l' Emmanuele, il Dio con noi! La resurrezione di Lazzaro è un' anticipazione della grande notizia della Pasqua: la morte è sconfitta, non è più l'ultima parola sulla vita dell'uomo!

 

 

 

PREGHIERA

 

Signore, fa' che la tua "voce che chiama"
raggiunga anche me, e la tua Parola che pronuncia il mio
nome vinca la mia sordità e liberi il desiderio,
a volte soffocato, di dirti: "Eccomi!".
Fa' che il mio nome pronunciato da Te
investa tutta la mia persona
e mi risvegli alla mia dignità e vocazione.
Risponderti vorrà dire per me uscire dal "mio" mondo,
per guardare il mondo con i tuoi occhi
e incontrare la vera libertà, quella che sa tessere
trame di fraternità e di speranza.
Il mio nome, allora, sarà nuovo, sarà un tutt'uno
con il dono d'amore che hai messo nella mia vita.
Amen! 

 

 

 
apr 03 2014
Visita al planetario di Bari PDF Stampa E-mail
Annunci Parrocchiali
Scritto da Angela Fariello   
giovedì 03 aprile 2014

planetario.jpg

 

La Commissione Cultura della Parrocchia organizza per la serata del 27 aprile prossimo la  partecipazione ad uno spettacolo nel planetario a Bari.

La quota di partecipazione è di 8 euro a persona ( viaggio in pullman e biglietto d'ingresso). Si parte dal Centro Parrocchiale alle ore 19.00.

Le adesioni saranno raccolte dalla Presidente della Commissione Patrizia Sforza e da Vincenzo  D'Urso.

 

Il sito internet del planetario di Bari

 
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