Canta ed esulta, perchè grande in mezzo a te è il Santo d'Israele
I n tempi di crisi, i lavori sicuri del passato non ci sono
più. Se ci pensi bene, reggono solo le professioni legate al cibo e allo
spirito. Incredibile ma vero. La gente cerca la concretezza della pancia piena,
e non vuole rinunciare a cercare un senso alla propria vita.
Se la crisi economica ha colpito anche te, la Bibbia ha un
suggerimento meraviglioso per una nuova occupazione divertente e di successo: l'organizzazione
di feste. L'idea di fare festa è infatti un suggerimento del profeta Sofonia:
«Rallegrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele, esulta e
acclama con tutto il cuore»
(Sof 3, 14)
E per farti capire che la professione regge nel tempo, Paolo
rincara la dose:
«Siate sempre lieti nel Signore ve lo ripeto: siate lieti»
(Fil 4, 4)
Dobbiamo allora iniziare a organizzare eventi festosi. Non sai da
dove cominciare? Non disperare! Un sito specialistico propone l'ABC della loro
creazione. Primo: la scelta di luogo, data e tema. Per iniziare a
sperimentarci, per il luogo avrei pensato a casa tua. Mi sembra il posto
migliore nel quale portare un po' di festa. La data ideale è oggi. Il tema lo
facciamo scegliere a Paolo:
«Il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla»
(Fil 4, 4-5)
Mi pare vincente. No? Un motivo romantico conquista sempre tutti.
E credo che non ci sia davvero niente di più morbido di un amore intraprendente
che ci abbraccia all'improvviso e ci solleva dalle ansie quotidiane. Quello di Dio, appunto.
Arriva così il momento di stilare la lista degli invitati e
stabilire il budget. Servono le tue proposte. Chi ti piacerebbe avere con te
per fare festa? Certo, non mancheranno le persone che ami. Ma non ti andrebbe
di rivedere volti di gente che hai messo nel congelatore del cuore? Anche solo
per sapere come stanno?
Magari potresti convocare nella tua gioia anche chi vedi triste e
smarrito. Un sorriso sarà il migliore biglietto d'invito. Non costa
praticamente niente. Così non intacchiamo troppo il budget.
È quindi il momento di pensare al cibo, alle bevande, alle luci e
alla musica. Io pensavo di mangiare un po' di ricordi belli, bere qualche
fiasco del passato sul quale possiamo ormai ridere, addobbare la sala con la
speranza e usare il sottofondo musicale della tenerezza.
Non dimentichiamoci però di pulire la casa. Non vorrei che gli
ospiti si imbattessero nei sacchi di preoccupazioni che hai nel cuore. O magari
inciampino nelle pile di frustrazioni che non ti decidi a buttare via. La festa
ha bisogno di aria nuova.
A questo punto, tutto mi pare pronto. Sarà la prova generale del
tuo nuovo lavoro. Vedrai che sarà un successo. E, se proprio dovesse andare
storto qualcosa, sarà il momento più bello per scoprire di essere comunque
ancora capace di festa.
In un mondo teso e infelice, in mezzo a guai e sguardi corvi e
sospettosi, inaugurare i nostri migliori occhiali rosa sarà una rivoluzione.
Non intendo dire che devi fare buon visto a cattivo gioco, né mentirti sulle
difficoltà. Voglio solo esortarti a guardare il bello che sei, che hai e che puoi
costruire.
La festa non è uno svago dai guai della vita. È, invece, uno stile
interiore che ti permette di affrontarli con una marcia in più. È il segno di
una speranza che, nonostante le fatiche e le delusioni, non lasci andare via.
La festa nasce dalla certezza che il vangelo di Gesù è più forte
di tutto. E parte dalle cose piccole come un bambino appena nato. Si sviluppa
nella tenacia di due genitori inesperti, ma pieni di sogni e speranze. Si fortifica
come modo stabile di guardare la vita alla ricerca del suo senso più vero.
Fonte: "In cammino, Natale 2018", Edizioni EDB
PREGHIERA
Se tu credi che un sorriso
è più forte di un'arma,
Se tu credi alla forza di
una mano tesa,
Se tu credi che ciò che
riunisce gli uomini
è più importante di ciò
che li divide
Se tu credi che essere
diversi è una ricchezza e non un pericolo,
Se tu sai scegliere tra la
speranza o il timore,
Se tu pensi che sei tu che
devi fare il primo passo piuttosto che l'altro,
allora... la Pace verrà.
Se lo sguardo di un
bambino disarma ancora il tuo cuore,
Se tu sai gioire della
gioia del tuo vicino,
Se l'ingiustizia che
colpisce gli altri ti rivolta come quella che subisci tu,
Se per te lo straniero che
incontri è un fratello,
Se tu sai donare
gratuitamente un po' del tuo tempo per amore,
Se tu sai accettare che un
altro ti renda un servizio,
Se tu dividi il tuo pane e
sai aggiungere ad esso un pezzo del tuo cuore,
allora... la Pace verrà.
Se tu credi che il perdono
ha più valore della vendetta,
Se tu sai cantare la gioia
degli altri e dividere la loro allegria,
Se tu sai accogliere il
misero che ti fa perdere tempo
e guardarlo con dolcezza,
Se tu sai accogliere e
accettare un fare diverso dal tuo,
Se tu credi che la pace è
possibile, allora... la Pace verrà.
Charles
De Foucauld
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