nasce a Toritto la Consulta Giovanile
Nel 1990 il
Consiglio d'Europa, attraverso la
Conferenza permanente dei poteri locali e regionali -
Sottocommissione della Gioventù , ha stilato la "Carta di partecipazione dei giovani alla vita municipale e regionale".
Questo documento, revisionato nel 2003, suggerisce la costituzione di Consulte
Giovanili municipali e regionali affinché sia possibile avviare progetti
concreti nel campo delle politiche giovanili.
A partire da
settembre 2006, giovani rappresentanti le diverse realtà associative e i
partiti politici presenti nel nostro territorio, si sono incontrati per la
definizione di finalità e obiettivi della Consulta Giovanile di Toritto e per
la stesura del regolamento, approvato durante il Consiglio Comunale del 29
marzo 2007.
La Consulta Giovanile
è, si legge nel regolamento, un organo rappresentativo e valorizzativo della
comunità giovanile, un punto di riferimento per coloro che sono interessati ai
vari aspetti della realtà dei giovani.
Sono in
molti, purtroppo, a pensare che la Consulta Giovanile
serva soprattutto a distogliere l'attenzione dai tanti altri problemi che
affliggono Toritto. Bisogna, però, tenere conto che l'istituzione della
consulta non mette in ombra questi altri problemi. Al contrario, la Consulta Giovanile
rappresenta una delle migliori occasioni per la partecipazione attiva, concetto
di base della sua costituzione, dei giovani alle attività locali.
La partecipazione
attiva è garanzia di maggiore democraticità: non implica "solo" il voto o la
possibilità di candidarsi alle elezioni. Comporta anche il diritto, i mezzi, la
possibilità e il necessario sostegno per intervenire nelle decisioni,
influenzarle, ed impegnarsi nella promozione di attività ed iniziative che
possano contribuire a migliorare la vita del comune di riferimento. In questo senso la Consulta Giovanile
può essere considerata come fattore di inserimento sociale mettendo nelle mani
dei giovani le carte per vivere al meglio il nostro paese.
La Consulta, attraverso
l'elaborazione di proposte e l'organizzazione di dibattiti, incontri e manifestazioni, ha come
obiettivo la costituzione di un luogo privilegiato di confronto e di dibattito
dove raccogliere sollecitazioni e proposte su tutto quello che può riguardare
la condizione giovanile per poi riportarlo all'interno del Consiglio Comunale
al fine di migliorare le condizioni delle nuove generazioni. Questo significa
che la Consulta
è il primo punto di riferimento dell'Amministrazione per quanto riguarda il
rapporto fra istituzione e realtà giovanile.
"se uno chiede partecipazione ai giovani deve
dare la possibilità ai giovani di farsi sentire.[...]Quando si è giovani la
partecipazione viene spesso indirizzata verso la manifestazione[...] mentre io
penso che sia necessario all'interno della nostra società che i giovani abbiano
la possibilità di esprimere il proprio essere d'accordo o meno in altri modi,
insomma viviamo nella società della comunicazione... ". Il concetto di
partecipazione è stato ribadito, in questo caso da Piero Marrazzo, presidente
della Regione Lazio, durante il primo incontro nazionale delle Consulte
Giovanili tenutosi il 27 febbraio scorso a Roma, organizzato dal nuovo
ministero per le Politiche Giovanili e Attività Sportive affidato al ministro
Giovanna Melandri. All'incontro sono intervenuti anche il sindaco di Roma
Walter Veltroni, il presidente dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani
(nonché sindaco di Firenze) Leonardo Domenici, Matteo Colaninno presidente dei
Giovani di Confindustria e del sociologo Giuliano da Empoli.
L'incontro
nazionale, a cui era presente anche la delegazione della Consulta Giovanile di
Toritto, è stato un'ottima occasione di confronto e di scambio tra le singole e
variegate esperienze utile ad avviare una riflessione su come promuovere a
livello nazionale la costituzione di un organo di rappresentanza delle idee e
delle proposte dei giovani.
La maggiore
partecipazione dei giovani alla vita politica è anche uno dei maggiori
obiettivi del nuovo Ministero delle Politiche Giovanili e Attività Sportive. Il
Ministero "senza sottovalutare i problemi
e le sfide educative che i giovani ci pongono" sente forte l'esigenza "di rafforzare i loro spazi di autonomia ed emancipazione.»
Motivo per cui il ministro Melandri è dell'idea che «le politiche giovanili siano soprattutto politiche dell'accesso: al
lavoro, alla casa, alla formazione, alla cultura, al credito. In una parola,
accesso al futuro." (Giovanna Melandri, La Stampa 09/12/2006).
L'articolo è pubblicato sul numero di Aprile 2007 de "l'incontro"
L'11 aprile
presso la Sala Consigliare
del Comune di Toritto l'assemblea della Consulta Giovanile Comunale si è
riunita per eleggere i membri dell'Ufficio di Presidenza. L'assemblea ha scelto
sette rappresentanti: Marco Lavista (8 voti), Giovanni Bellini (8 voti),
Concettina Bellini (10 voti), Angela Fariello (10 voti), Matteo Panza (11
voti), Antonio Paccione (8 voti), Vito Antonacci (8 voti).
Le cariche
all'interno dell'Ufficio di Presidenza sono state così suddivise:
Presidente: Matteo Panza (Azione giovani)
Vice-presidente: Angela Fariello (Anspi)
Tesoriere: Marco Lavista (Giovani della Margherita)
Segretario: Antonio Paccione (Centro San Girolamo)
Rappresentanti dell'Assemblea: Concettina Bellini (Sinistra
Giovanile)
Giovanni Bellini (Giovani Comunisti)
Vito Antonacci (Cooperativa Vi.To.)
Il sito del
Ministero delle Politiche Giovanili e Attività Sportive
La sezione del sito del Ministero dedicato alle Consulte Giovanili
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