Home arrow Nuntio Vobis arrow Prima Domenica di Quaresima
feb 28 2012
Prima Domenica di Quaresima PDF Stampa E-mail
Scritto da Angela Fariello   
martedì 28 febbraio 2012

gesu03.jpg

 

Padre della notte che voli insieme al vento
togli dal mio cuore la rabbia ed il tormento.
E fammi ritornare agli occhi di chi ho amato,
quando è poca la speranza che resta nel mio cuore.
Tu che accendi i nostri sogni e li mandi più lontano,
come barche nella notte che da terra salutiamo.
Dammi una pace limpida come un limpido amore.
Padre della notte ovunque è il tuo mistero,
dentro ogni secondo come in ogni giorno intero.
Padre della notte, della musica e dei fiori,
Padre dell'arcobaleno, dei fulmini e dei tuoni.
Tu che ascolti i nostri cuori quando soli poi restiamo,
nel silenzio della notte solo in Te noi confidiamo.
Fammi ritrovare un giorno l'amore che ho aspettato.
Quando è poca la speranza che resta nel mio cuore
dammi una pace limpida come limpido amore.
Padre della notte che voli insieme al vento
togli dal mio cuore la rabbia ed il tormento
e quando il giorno sta finendo, quando scende giù la sera
fa' che questa mia canzone diventi una preghiera.


Sergio Cammariere

Dal Vangelo secondo Marco (1, 12-15)

In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: "il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo". 

 

La salvezza in te

Un'altra Quaresima, da poco cominciata. Verso un'altra Pasqua. E di Quaresima in Quraresima e di Pasqua in Pasqua. verso la Pasqua eterna. Ma l'eternità è ancora lontana. purtroppo e per fortuna. Tanto lontana che la vita che viviamo ci sembra solo una Quaresima, ben più lunga dei quaranta giorni liturgici. Mentre allora mettiamo i primi passi di questo tempo santo, con ancora sul capo un po' di grigio della cenere di mercoledì scorso, ridefiniamo a noi stessi la metà: siamo in cammino verso la Pasqua, di Cristo e nostra. Guai a dimenticarlo!
Anche nel deserto, nel quale Gesù si scontra con Satana, e che tanto spesso, per l'aridità e la solitudine che lo contraddistinguono, diventa metafora dell'esistenza, può essere per noi occasione propizia per capire dove siamo, dove vogliamo andare, chi è nostro amicoe chi ci è nemico. Il deserto è una tappa obbligata - se vogliamo lasciarci incontrare dal buon Dio -, anche se a noi piace abitarlo esclusivamente per qualche safari, con le bestie feroci a debita distanza; solo spensieratezza, nulla più, per interderci. Per Gesù questa situazione di apparente abbandono e smarrimento, fa da rampa di lancio per la sua missione: da qui, da questo luogo di non senso, decolla la sua avventura pubblica, con lo stesso invito che ha accompagnato il rito delle ceneri, a convertirci e a credere nel Vangelo. A rivolgerci cioè decisamente verso di Lui, a respirare il suo Vangelo, quasi fosse l'aria che ci permette di non morire, a contemplarlo nei fratelli che, con noi e come noi, pur gravati dal peso della loro vita passata, aspettano di risorgere. Non aspettiamo di uscire nel deserto: Dio ci parla qui e ora. Non attendiamo l'impegnoo degli altri: diventiamo noi vangelo, bella notizia che converte il mondo.

AddThis Social Bookmark Button
 
< Prec.   Pros. >

Vinaora Visitors Counter

mod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_counter
mod_vvisit_counterToday1002
mod_vvisit_counterYesterday6331
mod_vvisit_counterThis week23118
mod_vvisit_counterThis month12796
mod_vvisit_counterAll9248616

Login

Live Users

Created by Francesco Benedetto