Ho paura, Signore, della mia povertà
Chiamato ad annunciare la
tua Parola, aiutami, Signore, a vivere di te e a essere strumento della tua pace.
Assistimi con la tua luce,
perché i ragazzi che la comunità mi ha affidato trovino in me un testimone credibile.
Toccami il cuore e rendimi
trasparente la vita, perché le parole, quando veicolano la tua, non suonino false alle mie labbra.
Esercita su di me un fascino
così potente che, prima ancora dei miei
ragazzi, io abbia a pensare come te, ad amare la gente come te, a giudicare la storia come te.
Concedimi il gaudio di lavorare in comunione e inondami di tristezza ogni volta
che, isolandomi dagli altri, pretendo di fare la mia corsa da solo.
Ho paura, Signore, della mia povertà. Regalami, perciò, il conforto di veder
crescere i miei ragazzi nella conoscenza e nel servizio di te, uomo libero e irresistibile amante della vita.
Infondi in me una grande passione per la verità, e impediscimi di parlare in tuo
nome se prima non ti ho consultato con lo studio e tribolato nella ricerca.
Salvami dalla presunzione di saper tutto. Dall'arroganza di chi non ammette
dubbi. Dalla durezza di chi non tollera ritardi. Dal rigore di chi non perdona debolezze. Dall'ipocrisia di chi salva i principi e uccide le persone.
Trasportami, dal tabor della contemplazione, alla pianura dell'impegno
quotidiano. E se l'azione inaridirà la mia vita, riconducimi sulla montagna del silenzio. Dalle alture scoprirò i segreti della contempl-attività , e il mio sguardo missionario arriverà più facilmente agli estremi confini della terra.
Affidami a Maria tua Madre. Dammi la gioia di custodire i miei ragazzi come lei
custodì Giovanni. E quando, come lei, anche io sarò provato dal martirio, fa che ogni tanto possa provare riposo reclinando il capo sulla sua spalla. Amen.
Don Tonino Bello
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