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mar 25 2008
Riconosciamo l'eccellenza PDF Stampa E-mail
Scritto da Lina Fariello   
martedì 25 marzo 2008

A Vahid Mostaghimi il Premio nazionale per il lavoro

 

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L'eccellenza, quella vera che si fonda sull'impegno quotidiano, sulla ricerca appassionata, sulla dedizione, sul senso di responsabilità, sullo spirito di collaborazione, non si vanta. L'eccellenza, quella autentica, è discreta. Non cerca le luci della ribalta. Sa attendere il tempo giusto per farsi riconoscere.

Vahid è discreto, non si vanta, anzi... Ci siamo incontrati dopo un po' di tempo e, chiacchierando del più del meno, mi ha  raccontato che, fra i tanti impegni dell'ultimo periodo, si è recato a Roma, il 5 dicembre dell'anno scorso, per ritirare il premio nazionale per il lavoro. Avrebbe voluto far passare la notizia senza aggiungere altro ma, incuriosita, l'ho obbligato a riferirmi tutti i particolari.

 

Quando l'eccellenza viene riconosciuta, non si può tacere. Ed è per questo che sono qui a raccontare del Premio nazionale per il lavoro assegnato a Vahid Mostaghimi, un mio amico, ma anche e soprattutto un nostro concittadino. Vahid è nato in Iran e ha studiato in Italia presso l'Università degli Studi di Siena laureandosi in Farmacia. Da alcuni anni vive a Toritto con sua moglie Enza Lavista e la bellissima Maryam, nata da pochi mesi.

Sotto l'Alto patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri e il Ministero del lavoro e della Previdenza sociale, il Premio per il lavoro è stato promosso da Manpower Italia, società leader nella selezione del personale per tutte le professioni, nel lavoro temporaneo, nella formazione delle risorse umane per le aziende italiane, e da AIDP, Associazione Italiana per la Direzione del Personale, costituita nel 1960  con lo scopo di promuovere la centralità della persona e della dignità umana nel processo di sviluppo delle risorse umane all'interno dell'impresa e della società.

Nella convinzione che valorizzare il merito nel mondo del lavoro possa contribuire ad affrontare le continue sfide al cambiamento e all'innovazione imposte dai processi di globalizzazione, il premio ha l'obiettivo di gratificare l'eccellenza dei lavoratori a tutti i livelli, non gli artisti o i grandi imprenditori, ma la gente comune che si distingue per dedizione, senso di responsabilità, spirito di innovazione. Il premio è suddiviso in sette categorie: Operaio, Impiegato, Quadro, Dirigente, HR Manager, Lavoratore extra-comunitario.

Alla 1^ edizione 2007, 200 aziende italiane, prevalentemente piccole e medie b6455_jpg1.jpgaziende, hanno promosso la candidatura di oltre 300 lavoratori. Dai Comitati Tecnico-Scientifici Locali istituiti presso le 15 sedi dei gruppi territoriali di AIDP dislocate sul territorio nazionale, sono stati selezionati 62 finalisti di cui 8 sono stati i vincitori, con un ex-aequo per la categoria quadri, scelti dal Comitato Tecnico-Scientifico Centrale, presieduto da Tiziano Treu, Presidente della Commissione Lavoro e Previdenza Sociale del Senato, e costituito dai rappresentanti di Istituzioni, Associazioni legate al mondo del lavoro e da figure di riferimento del settore. I criteri di selezione hanno privilegiato la capacità di creare valore aggiunto al miglioramento dei processi produttivi e delle performance aziendali attraverso la collaborazione, la leadership nelle relazioni con gli altri, il coinvolgimento motivazionale dei collaboratori, l'innovazione; un' attenzione chiaro ed evidente alla qualità umane dei lavoratori, dall'operaio al top management.  Come ha commentato Stefano Scabbio, Presidente Manpower Italia, durante la cerimonia di premiazione, tenutasi a Roma il 5 dicembre 2007 presso l'Auditorium Parco della Musica,  "le risorse umane sono il motore di un'impresa e ne determinano il successo. Ma il valore delle persone si riconosce nell'impegno e nella dedizione di ogni giorno, indipendentemente dal ruolo che ricoprono". Il prof. Mario D'ambrosio, Presidente di AIDP, ha aggiunto che "i valori di passione, serietà e comunità sono fondamentali e devono essere integrati con le nuove esigenze di innovazione e cambiamento, affinché il lavoro trovi una nuova dignità e il modello italiano torni ad essere vincente, capace di fare scuola e riportare l'attenzione sulla qualità".

A Vahid Mostaghimi, dell'INDUSTRIA FARMACEUTICA SERONO con sede a Bari,  specializzata nella produzione di prodotti farmaceutici, è stato riconosciuto il Premio per il lavoro 2007, quale miglior lavoratore extracomunitario, con questa motivazione:

Vahid, di origine iraniana, si è distinto per il miglior percorso professionale e di carriera all'interno dell'azienda, la capacità di integrarsi e

lavorare in team e il senso di responsabilità.

Il profilo del Dottor Mostaghimi sfata l'immaginario del lavoratore extra-comunitario destinato a ricoprire mansioni non rilevanti in azienda,

mostrando doti di eccellenza.

In azienda da 8 anni, Vahid Mostaghimi ha cominciato il suo percorso all'interno del reparto confezionamento

occupando posizioni di sempre maggior rilievo e responsabilità. Circa un anno fa è stato promosso alla posizione

di responsabile dell'ufficio regolatorio. Svolge un ruolo chiave

 all'interno dell'azienda in quanto gestisce i rapporti con l'FDA e gli enti regolatori di tutto il mondo,

al fine di garantire l'efficace e tempestiva implementazione dei processi farmaceutici.

 

 

La serata di premiazione è stata trasmessa interamente in differita su Raidue giovedì 6 dicembre ed è possibile visionare la registrazione sul sito http://www.premioperillavoro.it/.

Hanno partecipato all'evento televisivo, condotto da Mauro Mazza, Direttore del Tg2, Simona Izzo, attrice e regista, Edwige Fenech, Raffaele La Capria, Michele Placido e Ricky Tognazzi che, attraverso la lettura di racconti, hanno commentato cento anni di storia del lavoro in Italia.  
Grazie, Vahid! Non possiamo che sentirci onorati della tua presenza a Toritto. Auguri per il tuo lavoro e per la tua famiglia. So che resterai sempre la  persona discreta e riservata che ho conosciuto,  curiosamente aperta alla conoscenza e all'incontro con gli altri secondo quei valori di libertà e di rispetto delle idee e culture altre che solo persone con la tua esperienza del mondo e la tua umanità possono vantare.

 


L'articolo è pubblicato sul numero di marzo 2008 de "l'incontro - periodico di cultura locale fondato da don Pierino Dattoli"

 

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