Studiato, interpretato, recitato: Dante Alighieri, poeta simbolo del nostro paese, continua a fare innamorare. Negli ultimi anni, poi, la sua popolarità sembra essere ancora aumentata grazie agli artisti e agli uomini di spettacolo che frequentemente fanno riferimento alle sue opere.

A presentare il percorso di letture di testi danteschi è stato il prof. Valerio Capasa, dell'Università degli Studi di Bari. Una serata durante la quale è stata sottolineata la vicinanza della vita dell'autore all'esistenza di ciascun uomo: il sogno di raggiungere la verità, la ricerca di un bene nel quale l'inquietudine del cuore possa trovare soddisfazione; lo stesso sentimento d'amore, che lui rivolge verso Beatrice; la libertà che ha caratterizzato il suo viaggio, proposto ancora dopo centinaia di anni all'uomo contemporaneo attraverso la sua opera più conosciuta, "La divina commedia".

Dante è il più grande poeta della storia proprio perché nelle sue opere si trova tutto ciò che l'uomo ha vissuto, vive e al quale è interessato: i valori, le passioni, le credenze, la voglia di appagare il desiderio di verità, soffocato dalle abitudini quotidiane, oggi come allora. Ecco, quindi, la condizione "infernale" in cui si trova l'esser umano, ed ecco ciò che può salvarlo: un incontro, che nel caso di Dante è quello con Beatrice, una ragazza fiorentina che il poeta incontra per la prima volta a nove anni e che cambia del tutto la sua vita, riaprendo in lui la domanda sul significato dell'esistenza. Beatrice guida Dante fino in Paradiso, lo accompagna finchè lui non si trova faccia a faccia con Dio e attraverso i propri occhi gli permette di accorgersi della grandezza della vita. Così come Dante si ritrova di fronte all'inferno e al Paradiso, allo stesso modo ogni uomo affronta quotidianamente le insidie della vita: per gli occhi di chi, questo, ognuno di noi lo sa.