Home Nuntio Vobis
Nuntio Vobis
dic
06
2017
Riflessioni
|
Scritto da Redazione
|
mercoledì 06 dicembre 2017 |
Sii misericordioso,
o uomo di Dio e servo fedele di Cristo,
anche verso di noi,
sia ora che nel secolo a venire.
In te, infatti, abbiamo riposto
la nostra speranza e a te
rivolgiamo la nostra preghiera.
Fra tutti, esseri visibili e invisibili,
sei apparso il più degno di onore.
Felice davvero è la città di Bari
e sacra è la chiesa nella quale
il Signore Iddio ti glorifica,
e dove l'Altissimo santifica te,
suo servo fedele.
Tu sei, infatti, per tutti i cristiani
il soccorritore e il difensore,
liberandoci da tutti i nostri pericoli
e da tutti i nostri mali.
E ti preghiamo ancora, o Santo beatissimo,
che hai potere e audacia presso il Signore,
di intercedere per noi
che sempre festeggiamo la tua ricorrenza
e osserviamo la festa della traslazione
delle tue reliquie,
affinché veniamo salvati
tramite le tue preghiere,
per la grazia e la misericordia dell'unigenito Figlio,
il Signore nostro Gesù Cristo.
Per Lui e con Lui sia gloria e potenza,
onore e adorazione al Padre,
insieme allo Spirito Santo, buono e vivificatore,
ora e sempre e per i secoli dei secoli.
Amen.
|
|
dic
04
2017
Riflessioni
|
Scritto da Redazione
|
lunedì 04 dicembre 2017 |
di don Filippo Gorghetto
Fonte: CORXIII.ORG
La tentazione di cominciare una riflessione sull'avvento, o sul Natale, criticando cosa ci propone il mondo è sempre in agguato: è facile giudicare un mondo che, forse anche per colpa di una testimonianza non sempre credibile, si è preso in carico una festa così importante.
Intanto però, anche se effettivamente un po' troppo presto, panettoni, canzoncine e babbi Natale ci ricordano che questo, proprio questo, è un tempo importante. È un tempo privilegiato. È un tempo di grazia. È un tempo in cui può accadere qualcosa di particolare.
Eppure, dobbiamo ammetterlo, è un mondo che, per quanto dobbiamo ringraziare perché ci ricorda che questo tempo è speciale, allo stesso tempo però non sa più cosa inventarsi, e l'unica cosa che riesce a fare è marchiare a basso costo (con panettoni e addobbi luccicanti) qualcosa di davvero grande, unico e irripetibile: l'incarnazione.
Ma perché non sa più cosa inventarsi? Dopotutto, è da duemila anni che l'incarnazione plasma i cuori, ce ne sarebbero di cose da dire. Forse, però, per il mondo è meglio mantenere un basso profilo, perché probabilmente ha paura di lasciarsi sorprendere da Dio. Da quel Dio che ė capace di farti gustare la vita in modi sempre nuovi e avvincenti anche se l'incarnazione "è sempre la stessa cosa". E non è solo questione di ingredienti.
|
Leggi tutto...
|
|
dic
03
2017
Riflessioni
|
Scritto da Redazione
|
domenica 03 dicembre 2017 |
Dal Vangelo secondo Marco (13, 33-37)
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque:voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all'improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che
dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!»
PRENDERE L'INIZIATIVA
«AAA cercasi portiere. Sveglio, attento, accogliente». Sembra un annuncio di lavoro il vangelo di oggi. Gesù cerca un "portiere" per la casa della Sua Chiesa. Cerca gente sveglia, che sappia distinguere al volo chi far entrare in casa e cosa lasciar fuori. Il Signore desidera uomini e donne capaci di aprire la porta del loro cuore a Lui stesso, presente in chi ti chiede ospitalità, un sorriso, un po' di fiducia... ma anche in chi ti porta un messaggio "scomodo" perché libero e vero. Non ti fissa un "appuntamento" ma ti chiede la disponibilità a ospitarlo in qualsiasi momento. Che ne dici della Sua "offerta di lavoro"?
PREGHIERA
Spirito Santo,
che riempivi di luce i profeti
e accendevi parole
di fuoco sulla loro bocca,
torna a parlarci con
accenti di speranza.
Dissipa le nostre paure,
togli i sigilli dalle nostre labbra,
introduci nelle nostre vene il rigetto
per ogni nostro compromesso.
Spalanca i cancelletti
dei nostri cenacoli
e in ogni uomo di buona volontà
facci scorgere le orme
del Tuo passaggio.
(don Tonino Bello)
|
|
dic
01
2017
Annunci Parrocchiali
|
Scritto da Redazione
|
venerdì 01 dicembre 2017 |
La Commissione cultura del Consiglio Pastorale Parrocchiale organizza per il prossimo 4 gennaio una gita per la mostra alle Scuderie del Quirinale "Picasso - Tra cubismo e classicismo: 1915-1925".
È possibile prenotare il proprio posto entro il 14 dicembre.
|
|
nov
29
2017
Riflessioni
|
Scritto da Redazione
|
mercoledì 29 novembre 2017 |
«La vocazione di Giuseppe era di ricondurre
i fratelli al padre,
cioè di prendere sul serio il fatto di essere
figli del padre»
Arcivescovo Francesco Cacucci
L'immagine che accompagnerà, in questo tempo, la preghiera e la riflessione delle nostre comunità -tratta dal Ciclo di Giuseppe - sarà quella di Giacobbe che invia Giuseppe nella sua kenosis, a cercare i fratelli, che lo porteranno fino al punto più basso, la ‘spoliazione' dalle vesti, l'umiliazione, la discesa nel pozzo, ma proprio quell'annientamento diventerà possibilità di salvezza e di ritorno alla vera comunione dei figli col padre e tra di loro.Tale storia di salvezza e di comunione non è solo narrata dalla Scrittura, ma la proclamazione della Parola e l'azione rituale della Chiesa nelle sue celebrazioni ne fa fare continuamente esperienza.
Lì il memoriale del mistero pasquale di Cristo, culmine di questa storia di amore e di ricerca, ci riconduce,ogni volta, all'amoredel Padre e diventa fonte della comunione filiale, fondamento della nostra fraternità. Dal mistero celebrato e professato
scaturisce naturalmente e ci viene consegnata la bellezza e l'impegnodi un'umanità ‘attenta all'altro', dove può essere vinta ogni invidia e superata ogni divisione, ben più di un ‘nuovo umanesimo'perché ‘Vita nuova'in Cristo, nel suo Spirito.
Un'icona biblica complessa e affascinante, quella di Giuseppe d'Egitto, che l'Arcivescovo ha consegnato alla nostra Chiesa per proseguire la riflessione, in quest'anno pastorale, su Famiglia e Giovani, "partendo però dal baricentro della ‘giovinezza'e della relazione tra generazioni".
Anche in preparazione al Sinodo sui Giovani indetto da Papa Francesco per il prossimo anno. "Percorrendo, quindi, il cammino della Chiesa attraverso l'anno liturgico e lasciandoci guidare dal metodo mistagogico (unità di annuncio, celebrazione, vita), ci chiederemo come Giuseppe d'Egitto (e ancor prima Gesù che ne è Forma originaria) possa aiutarci ad inserirci in questo mistero d'amore" (Mons. F. Cacucci).
L'invito e l'augurio del Vescovo diventano un impegno per ogni comunità a rileggere la storia delle nostre famiglie, imparando a considerare che "i giovani non sono solo 'oggetto' del nostro interesse e delle nostre cure pastorali, ma sono risorsa di 'salvezza': da scoprire, valorizzare, accompagnare", in un cammino di discernimento dei sogni di Dio sulla loro vita.
E perché non ‘sognare' che proprio attraverso i più giovani il Padre può continuare a cercarci per risvegliarci alla bellezza della fraternità e al fascino di una vita donata nella quotidianità?
|
Leggi tutto...
|
|
| | << Inizio < Prec. 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Pross. > Fine >>
| Risultati 253 - 261 di 655 |
|
|
Vinaora Visitors Counter | Today | 3305 |  | Yesterday | 4891 |  | This week | 28585 |  | This month | 100000 |  | All | 10579206 |
|