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Nuntio Vobis
dic
23
2019
Riflessioni
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Scritto da Redazione
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lunedì 23 dicembre 2019 |
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dic
22
2019
Riflessioni
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Scritto da Angela Fariello
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domenica 22 dicembre 2019 |
LA PAROLA É ASCOLTATA
Mt 1, 18-24
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa "Dio con noi". Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
...È MEDITATA
Nel racconto di Matteo campeggia la figura di Giuseppe come autentico "giusto", cioè vero servo di Dio, umile, obbediente e disponibile agli oscuri ma sempre benevoli disegni di Dio. Egli è l'uomo giusto anche perché crede alle promesse di Dio nel momento in cui queste risultano strane e improbabili e, comunque, scomode. La vicenda di Giuseppe è esemplare per noi, perché Giuseppe è un vero figlio di Abramo, padre dei credenti. Il falegname di Nazareth è grande perché davvero grande è la sua fede. Per questo uomo umile, disponibile e fedele. Credere è lasciar fare a Dio. Credere è "consegnarsi a Dio totalmente e liberamente" (Dei Verbum, 5), senza condizioni e senza riserve, senza ritardi e senza rimpianti, senza ricatti e senza sospetti. Un secondo messaggio dello sposo di Maria riguarda la concezione della vita come mistero, come vocazione: la vita è una "missione speciale".
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dic
15
2019
Riflessioni
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Scritto da Angela Fariello
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domenica 15 dicembre 2019 |
LA PAROLA È ASCOLTATA
Mt 11, 2-11
In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato
il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
Mentre quelli se ne andavano, Gesùsi mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati
a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: "Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via". In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».
... È MEDITATA
Anche il vangelo di questa terza domenica di Avvento insiste sul ministero di Giovanni che per mezzo dei suoi discepoli manda a dire a Gesù: "Sei tu colui che deve venire oppure dobbiamo aspettarne un altro?".
Ritradotta questa domanda potrebbe risuonare così per noi: "Sei tu Gesù di Nazareth, il salvatore di cui possiamo sperare?".
Una domanda due volte sconcertante.Lo è prima di tutto per il personaggio che se la pone: non era stato proprio Giovanni a riconoscere in quell'umile pellegrino venuto a Nazareth a farsi battezzare al Giordano il vero agnello di Dio, il figlio di Dio in persona? Ma la domanda suona stonata anche perché, oltre che fuori luogo, appare fuori tempo: non è l'Avvento il tempo liturgico in cui la Chiesa vive l'attesa di Gesù come colui che doveva venire e di fatto è venuto, nella storia e che viene sempre nel sacramento?
Per non rimanere anche noi sconvolti da questa domanda e perché ognuno di noi possa meritare la beatitudine dichiarata da Gesù nel Vangelo dicendo "beato colui che non si scandalizza di me", dobbiamo fare riferimento al contesto storico da cui questa domanda proviene. Giovanni si trova nel carcere di Macheronte, arrestato da Erode, per avergli detto: "Non ti è lecito sposare la moglie di tuo fratello".
Il Battista aveva preannunciato un Messia di fuoco che avrebbe bruciato la gramigna dei peccatori. Ma dalle voci chegli provenivano in carcere, il Messia Gesù non corrispondevaa quello che il Battista presentava, il Nazareno si accredita come l'inviato dal Padre, ma non per giudicare il mondo bensì per salvarlo. Dice di essere venuto non per i sani, ma per i peccatori. Così non solo si spiega la domanda di Giovanni, ma si capisce perché la Chiesa ci proponga quella sua domanda nel tempo liturgico dell'Avvento. Agli inviati di Giovanni Battista, Gesù non risponde direttamente, ma rinvia
alle opere che Egli compie: "I ciechi recuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi Riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona notizia" (Mt 11,5).
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dic
11
2019
Annunci Parrocchiali
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Scritto da Angela Fariello
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mercoledì 11 dicembre 2019 |
DICEMBRE
Venerdì 6 Solennità di San Nicola, Titolare della Chiesa Madre e della nostra Comunità Parrocchiale:
ore 8.00 - 9.30 - 19,00: Sante Messe in Chiesa Madre;
ore 20.00 nel Salone del Centro Parrocchiale: Spettacolo Teatrale "Il Principe e il Povero" a cura della Compagnia "Granteatrino" di Bari.
Mercoledì 11 Dicembre
ore 20.30 "L'Incontro, a cena": Cena di Gala a cura della Redazione de l'Incontro
presso la Braceria Caputi.
Lunedì 16 Dicembre: Inizio Novena di Natale
ore 5.30 e 18.30 - Chiesa Madre.
Sabato 21 Dicembre
ore 18.30 nel Salone del Centro Parrocchiale: "Christmas MIN Party" a cura del
Gruppo Ministranti.
Martedì 24 Dicembre
ore 23.00 - Chiesa Madre: VEGLIA di NATALE.
Venerdì 27 Dicembre
ore 17,00 nel Salone del Centro Parrocchiale "Giochiamo il Natale" a cura dell'ANSPI;
ore 19.30 nella Chiesa della Madonna del Carmine Concerto Natalizio per organo,
violino e soprano.
Sabato 28Dicembre
ore 16.30 Casa della Carità: Tombolata con gli ospiti a cura dell'A C R
Lunedì 30Dicembre
ore 19.00 nel Salone del Centro Parrocchiale "Happy Green Year" a cura dell'ANSPI
Martedì 31Dicembre
ore 17.30 Chiesa Madre: TE DEUM di ringraziamento.
GENNAIO
Venerdì 3 Gennaio
ore 20.30 a Bari: "Natale al Cinema" a cura dei giovani di A C.
Lunedì 6Gennaio
ore 17.00 Chiesa Madonna delle Grazie: Giornata Missionaria dei Ragazzi - Incontro con Gesù Bambino per i ragazzi della fascia sacramentale.
Buon Natale
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dic
08
2019
Riflessioni
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Scritto da Angela Fariello
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domenica 08 dicembre 2019 |
LA PAROLA È ASCOLTATA...
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una Città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei,disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
... È MEDITATA
Il messaggio della celebrazione odierna vuole esaltare le meraviglie compiute da Dio nella vergine di Nazareth e ci invita ad aprire il nostro cuore allo stupore per la salvezza che risplende in Maria.
Immacolata Concezione è il terzo dei dogmi mariani in ordine cronologico.
La solennità dell'Immacolata ci mette davanti al dono stupendo riservato a Maria, di essere santa fin dalla sua concezione, di non essere mai stata sfiorata dal peccato e dal male. In effetti già molti secoli prima che Papa Pio IX proclamasse il dogma dell'Immacolata Concezione (1854), la Chiesa antica contemplava Maria come la "tutta santa, senza macchia e senza ruga", perché destinata a diventare la madre del Signore. Ecco perché questa solennità si colloca nel periodo dell'Avvento: l'Immacolata prepara l'Avvento del Signore. Il mistero che celebriamo sostiene il nostro cammino, spesso incerto ed oscuro, illumina il senso della storia, rischiara di luce anche i momenti difficili che il mondo sta vivendo.
La liturgia di questo giorno ci propone la pagina dell'annunciazione, nella quale Maria è indicata come "grembo" accogliente di un evento divino. Infatti si tratta di un saluto speciale per un incontro speciale: "Gioisci, o piena di grazia"; Gabriele, inviato di Dio, invita Maria a gioire perché il Signore è con lei e sarà sempre presente nella sua vita. L'angelo tuttavia non la chiama direttamente per nome, ma si rivolge a lei con un'espressione carica di significato: "colei che viene riempita di grazia". Si tratta di una promessa senza precedenti che cambierà l'esistenza di una ragazza e la storia dell'umanità.
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