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feb 23 2015
Seconda domenica di Quaresima PDF Stampa E-mail
Scritto da Angela Fariello   
lunedì 23 febbraio 2015

 

La famiglia in preghiera

 

crocifisso2.jpg

La Quaresima ci aiuti
ad avere gli occhi fissi
sul Crocifisso
e le mani tese verso i fratelli

 

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua
ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risorto dai morti.
Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti. 

 

Commento:

Dopo il Battesimo e le tentazioni nel deserto, un altro evento glorioso: la trasfigurazione!
L'evangelista Marco sembra divertirsi alternando momenti felici ad altri tristi, in un tempo che per noi è triste, come esprime il viola degli abiti liturgici che indossa il don. In realtà il vangelo di oggi mi permette di non staccare la Quaresima dalla Pasqua, il cammino dalla meta, la morte dalla vita, infatti, posso capire e guastare il senso solo guardandolo nell'insieme, perché luce e tenebre non si eliminano, ma raggiungono la pienezza a vicenda. Gesù è un grande maestro che si avvicina con delicatezza e ci istruisce poco per volta, secondo quanto possiamo capire: qualche giorno prima Pietro ha fatto la figura del poco furbo (vedi Marco 8,31-33), mostrando quanto è dura credere a un Dio che per dire la sua grandezza sceglie di morire in croce.. .e con Pietro ci siamo tutti noi. Ma Gesù non si scompone, scommette ancora su Pietro e su ciascuno di noi: la trasfigurazione è anticipo della Risurrezione, con essa Gesù dice a Pietro e anche noi di non aver paura della morte perché essa non è la fine di tutto. 

 

Preghiera

O Padre,
che ci chiami ad ascoltare il tuo amato Figlio,
nutri la nostra fede con la tua parola
e purifica gli occhi del nostro spirito,
perchè possiamo godere
la visione della tua gloria.

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