«Li amò fino alla fine»
LA PREGHIERA
Se dovessi scegliere una reliquia della tua passione
prenderei proprio quel catino colmo di acqua sporca.
Girare il mondo con quel recipiente
e ad ogni piede cingermi dell'asciugatoio
e curvarmi giù in basso,
non alzando mai la testa oltre il polpaccio
per non distinguere i nemici dagli amici
e lavare i piedi del vagabondo, dell'ateo, del drogato,
del carcerato, dell'omicida, di chi non mi saluta più,
di quel compagno per cui non prego mai,
in silenzio,
finché tutti abbiamo capito nel mio
il tuo Amore.
RAVVIVARE LA FEDE
In questa sera Gesù ci chiede di entrare in comunione con lui, accettando rovesciamento della logica dell'autorità. Dobbiamo accettare he il Maestro si faccia nostro servo. Così anche noi ci sentiremo invitati ad assumere la logica del servizio pieno,
totale, gratuito. Un servizio che, portato alle estreme conseguenze, diventa atto supremo d'amore e si realizza nel
dono totale di sé per la vita dei fratelli.
EUCARESTIA
È bello che la liturgia del Giovedì Santo, che ci fa commemorare la cena del Signoe e l'istituzione dell'Eucarestia, ci proponga come testo del Vangelo la lavanda dei piedi, come per invitarci a volgerci verso i nostri fratelli prima di comunicarci col Corpo e col Sangue che faranno di noi (ossia di me e dei miei fratelli) un Corpo solo.
Di fatto, partecipando all'Eucarestia, noi diveniamo ciò che riceviamo: il Corpo di Cristo! Quanto dovrebbe meravigliarci questo!
Ma siamo davvero affascinati dall'essere lo stesso corpo del vicino che ci infastidise, della vicina che ci dà sui nervi, di questa moltitudine di fratelli e sorelle della terra che hanno tanti meno ideali quanto più ci sono vicini e quanto più li conosciamo, o perlomeno pensiamo di conoscerli?
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