Giovanni Paolo II sarà proclamato beato il prossimo 1°
maggio, II Domenica di Pasqua della Divina Misericordia. Ne ha dato
notizia oggi padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa
vaticana.
Benedetto
XVI ha autorizzato questa mattina la Congregazione delle cause dei
santi a promulgare il Decreto sul miracolo attribuito all'intercessione
di papa Giovanni Paolo II. Lo rende noto una nota della Sala stampa
vaticana, precisando che «questo atto conclude l'iter che precede il
Rito della beatificazione».
«Com'è noto - informa la Santa
Sede - la causa, per dispensa pontificia, iniziò prima che fossero
trascorsi i cinque anni dalla morte del Servo di Dio, richiesti dalla
normativa vigente. Tale provvedimento fu sollecitato dall'imponente
fama di santità goduta dal papa Giovanni Paolo II in vita, in morte e
dopo morte. Per il resto furono osservate integralmente le comuni
disposizioni canoniche riguardanti le cause di beatificazione e di
canonizzazione».
Tra
il giugno 2005 e l'aprile 2007 furono celebrate l'inchiesta diocesana e
quelle rogatoriali sulla vita, le virtù e la fama di santità e di
miracoli di papa Wojtyla e nel giugno 2009, esaminata la relativa Positio,
nove consultori teologi del Dicastero diedero il loro parere positivo
in merito all'eroicità delle virtù. La promulgazione del relativo
decreto venne autorizzata il 19 dicembre 2009 da Benedetto XVI. In
vista della beatificazione la Postulazione della causa presentò
all'esame della Congregazione delle cause dei santi la guarigione dal
morbo di Parkinson di suor Marie Simon Pierre Normand, religiosa
dell'Institut des Petites Soeurs des Maternités Catholiques. Gli atti
dell'inchiesta canonica furono sottoposti all'esame scientifico della
consulta medica del Dicastero il 21 ottobre 2010 e i periti «si
espressero a favore dell'inspiegabilità scientifica della guarigione».
«I
Consultori teologi, dopo aver preso visione delle conclusioni mediche -
prosegue la nota vaticana -, il 14 dicembre 2010 procedettero alla
valutazione teologica del caso e, all'unanimità, riconobbero l'unicità,
l'antecedenza e la coralità dell'invocazione rivolta al Servo di Dio
Giovanni Paolo II, la cui intercessione era stata efficace ai fini
della prodigiosa guarigione».
«Infine - conclude la Santa Sede
-, l'11 gennaio 2011, si è tenuta la sessione ordinaria dei cardinali e
dei vescovi della Congregazione delle cause dei santi, i quali hanno
emesso un'unanime sentenza affermativa, ritenendo miracolosa la
guarigione di suor Marie Pierre Simon, in quanto compiuta da Dio con
modo scientificamente inspiegabile, a seguito dell'intercessione del
sommo pontefice Giovanni Paolo II, fiduciosamente invocato sia dalla
stessa sanata sia da molti altri fedeli».
Dal momento della
morte, sono passati sei anni e un mese e Giovanni Paolo II ha
sopravanzato l'altrettanto rapidissima causa di beatificazione di Madre
Teresa di Calcutta, che è durata un mese in più, cioé sei anni e due
mesi. «La causa di beatificazione di Giovanni Paolo II - ha spiegato
padre Lombardi - ha seguito l'iter previsto e ha avuto soltanto due
facilitazioni: la prima di non attendere i cinque anni dalla morte, alla
luce della eccezionale attesa popolare e della grande fama di santità.
La seconda facilitazione è consistita in una "corsia preferenziale",
che ha reso possibile fare avanzare la causa stessa man mano che la
documentazione veniva ultimata e vagliata, senza dovere seguire la
"coda" delle altre cause presenti». «Tutti i passi - ha però precisato
Lombardi - sono stati fatti con cura, senza sconti, così come stava a
cuore a Papa Benedetto XVI, che, come tutti sanno, è molto esigente in
questo senso».
Padre Federico Lombardi ha confermato che la
tomba solenne di Karol Wojtyla sarà ubicata all'interna della Cappella
di S. Sebastiano, nella navata destra di San Pietro, vicino alla Pietà
di Michelangelo e che nella cappella sono iniziati i lavori di pulitura
dei mosaici.
La tomba sarà già pronta prima della beatificazione
per consentire ai pellegrini e ai fedeli che verranno a Roma per
celebrazione del primo maggio di poterla visitare. La cappella di San
Sebastiano, tra l'altro, è stata scelta proprio perchè si trova
all'ingresso della Basilica ed è inoltre piuttosto spaziosa, così da
facilitare l'accesso dei pellegrini.
© Avvenire, 14 gennaio 2011
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