Home Nuntio Vobis
Nuntio Vobis
dic
13
2016
Annunci Parrocchiali
|
Scritto da Angela Fariello
|
martedì 13 dicembre 2016 |
|
|
dic
13
2016
Annunci Parrocchiali
|
Scritto da Angela Fariello
|
martedì 13 dicembre 2016 |
DICEMBRE 2016
Lunedì 5 dicembre
Ore 18.30 - Chiesa Madre: Santa Messa con Novena Immacolata
Ore 19.30 - Chiesa Madre: Concerto in onore di San Nicola, titolare della Chiesa Madre e della nostra comunità.
Maretdì 6 dicembre
Ore 8.00, 9.30, 11.00 - Chiesa Madre: Sante Messe per la solennità di San Nicola, titolare della nostra Chiesa Madre.
Ore 18.00: Concelebrazione Eucaristica in onore del Santo nella Basilica di San Nicola di Bari, presieduta dall'Arcivescovo con la presenza del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli S.S. Bartolomeo I
Venerdì 16
Ore 5.30 e 18.30 - Chiesa Madre: inizio della Novena di Natale
Sabato 17
Ore 18.30 - Centro Parrocchiale: Festa Natalizia a cura di Ministranti e ACR
Ore 20.00 - Centro Parrocchiale: Cena con i rifugiati e i richiedenti asilo presenti a Toritto
Domenica 18
Ore 10.30 - Centro Parrocchiale: Festa natalizia per i bambini dell'Oratorio Festivo a cura dell'ANSPI San Nicola
Mercoledì 21
Ore 17.00 - Centro Parrocchiale: Tombolata per bambini e ragazzi a cura dell'Anspi San Nicola
Sabato 24
Ore 23.00 - Chiesa Madre: Veglia di Natale
Domenica 25 e Lunedì 26
Ore 19.30/21.30 - Castello ducale: XIII edizione del Presepe Vivente
Martedì 27
Ore 17.00 - Centro Parrocchiale: Tombolata per bambini e ragazzi a cura dell'Anspi San Nicola
Mercoledì 28
Ore 19.30 - Chiesa Madonna del Carmine: Concerto di Natale
Venerdì 30
Ore18.00 - Chiesa Madre: Santa Messa con rinnovo delle promesse matrimoniali da parte dei coniugi e presentazione dei fidanzati che celebreranno le loro nozze nel nuovo anno.
Ore 18.45: Pellegrinaggio con fiaccolata verso l'Edicola Votiva restaurata, in onore della Santa Famigli, all'uscita Sud del paese e benedizione della stessa.
Sabato 31
Ore 17.30 - Chiesa Madre: Te Deum di ringraziamento
|
Leggi tutto...
|
|
dic
10
2016
Riflessioni
|
Scritto da Redazione
|
sabato 10 dicembre 2016 |
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 11,2-11
In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo».
Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi
dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico,
anzi, più che un profeta. Egli è colui, del quale sta scritto: Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero davanti a te egli preparerà la tua via. In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
PER RIFLETTERE
Anche le anime più grandi sono attraversate dal dubbio, rischiano di cadere nella notte dello spirito. È accaduto recentemente anche a madre Teresa di Calcutta, come racconta nel suo diario. Allora la fede, fino allora sicura, si riempie di interrogativi angoscianti: Ci si domanda: se Dio esiste, perché non si fa sentire, non lancia un messaggio?; soprattutto perché non interviene
come ci aspetteremmo? È questa, in fondo, la domanda del Battista che partecipa alle aspettative del suo popolo. Tutti attendevano un messiapotente che avrebbe distrutto il male con la forza e stabilito un regno
di soli giusti. Quella scure vibrata con forza, quel ventilabro che getta in aria il grano per separarlo dalla pula, roteava nelle mente di molti. Perciò l'agire di Gesù risultò deludente e inaccettabile a molti, che lo condannarono a morte. Dio non si comporta come vogliamo noi, i suoi pensieri non sono i nostri pensieri. Questo a volte ci scandalizza. È facile che sia così per noi portati a crearci idoli su misura.
|
Leggi tutto...
|
|
dic
07
2016
Riflessioni
|
Scritto da Redazione
|
mercoledì 07 dicembre 2016 |
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Dal Vangelo secondo Luca Lc 1,26-38
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse
un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco
uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la
tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
PER RIFLETTERE
Nel racconto evangelico dell'Annunciazione Maria pone una serie di domande sul futuro e su come può realizzarsi il misterioso disegno divino che le viene presentato. Eppure, nel momento in cui viene annunciato l'intervento dello Spirito Santo, ogni cosa per lei prende senso, prende forma, e cadono tutte le sue resistenze e paure umane. Accetta di mettersi nelle mani di Dio e dice il suo sì. La vicenda di Elisabetta non è la spintache mancava per accettare la volontà di Dio, bensì la conferma che Dio fa cose grandi. Dopo il sì di Maria, altro non serve e l'Angelo si allontana. Ecco l'azione dello Spirito Santo in ognuno di noi: Egli opera su ciò che mettiamo a disposizione di noi, della nostra vita, del nostro essere. Lo stesso avviene nelle nostre famiglie con le loro bellezze e le loro fatiche, cadute, sofferenze: lo Spirito si manifesta e opera se noi ci mettiamo a disposizione, certi che è Lui a costruire unità, fecondità, fedeltà. A noi è chiesto il primo sì, quello che apre il cuore e fa spazio alla sua azione. La speranza allora diventa certezza della fedeltà di Dio e alla sua promessa di essere con noi tutti i giorni.
|
Leggi tutto...
|
|
dic
03
2016
Riflessioni
|
Scritto da Redazione
|
sabato 03 dicembre 2016 |
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 3, 1-12
In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!».
Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaìa quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, addrizzate i suoi sentieri!».
E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico.
Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all'ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: "Abbiamo Abramo per padre!". Perché io vi
dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell'acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
PER RIFLETTERE
Nonostante le apparenze e lo sgomento del primo impatto con questo testo del Vangelo, il messaggio nascosto nelle parole di Giovanni è ricco di una speranza che va ripensata come fedeltà di Dio: Egli rimane fedele nonostante
la nostra piccolezza. Come è rimasto fedele nel passato, nella storia della salvezza, così oggi mantiene la sua fedeltà all'uomo. "Colui che viene dopo di me è più forte di me": non una salvezza umana, ma il Dio che guida lastoria viene e mantiene le sue promesse, offrendoci un di più di vita, arrivando Lui stesso a mettersi in gioco con noi e per noi, insegnandoci ad uscire da sé per incontrare gli altri, aprirsi alla relazione reciproca, perdonarsi e amarsi come persone, come figli di Dio, appunto!
|
Leggi tutto...
|
|
| | << Inizio < Prec. 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 Pross. > Fine >>
| Risultati 289 - 297 di 655 |
|
|
Vinaora Visitors Counter | Today | 1984 |  | Yesterday | 4610 |  | This week | 36629 |  | This month | 100001 |  | All | 10582494 |
|