mar 30 2019
Quarta domenica di Quaresima
Scritto da Redazione   
sabato 30 marzo 2019

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Ascolta la Parola (Lc 15, 1-3.11-32)

 

Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: "Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: "Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te". Ma il padre disse ai servi "questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato".

 

Medita in silenzio

 

Quanto movimento in queste poche righe: mi alzerò, andrò, dirò...lo vide, ne ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. L'abbraccio tra il figlio e il padre è il punto di incontro di due movimenti. Quello di un figlio che "muore di fame" (ma anche di solitudine, di mancanza d'amore...), capisce di aver sbagliato e torna per chiedere perdono e quello di un padre che, prima ancora che il figlio chieda scusa, gli corre incontro, lo abbraccia, lo bacia. Tutto si risolve in un abbraccio che perdona.Penso alle mie relazioni personali, quanti rancori, incomprensioni, silenzi sono lì ad aspettare un primo passo... dell'altro! Quanto stagnante orgoglio mi paralizza, quanta ipocrisia incatena il mio desiderio di andare incontro all'altro. E restiamo lì fermi quando invece ..."Nell'abbraccio - ciò che è stato spigolo, linea interrotta o groviglio - diventa di nuovo, come per miracolo, un cerchio perfetto".

 

Apri lo sguardo

 

Mi prendi in braccio mamma? E il pensiero torna sempre a un abbraccio negato. Se quel giorno, invece che fermarsi a una diagnosi implacabile, al pensiero delle mille complicazioni quotidiane che un bambino "diverso" comporta, avessimo sciolto in un abbraccio le nostre paure, se io, anche da sola, mi fossi opposta al flusso di ragionevoli motivi e avessi scelto di accogliere quel bambino...e invece non è bastata la carriera, altri figli, anni di psicoterapia: quell'abbraccio negato resta una cicatrice nell'anima. Ma ieri, la mia fede tiepida mi ha portato in un confessionale e il dolore ha preso il sopravvento sulla filastrocca di sempre... e finalmente ho chiesto perdono. E il sollievo di sentirsi amati nonostante tutto, mi consegna una fede nuova, la certezza di un amore che va oltre tutte le negazioni. In questo conforto, posso dire, che ho sentito l'abbraccio di Dio.

 

Prega con il cuore

 

Fa', o Signore, che i nostri occhi siano misericordiosi,
in modo che non giudichiamo mai sulla base di apparenze esteriori,
ma sappiamo scorgere ciò che c'è di bello nella vita e nell'anima del nostro prossimo.
Fa', o Signore, che le nostre mani siano misericordiose
e sappiano fare unicamente del bene al prossimo
e non abbiano mai paura della fatica.
Amen

 

 

Muovi i tuoi passi

 

Non aspetterò che sia l'altro ad abbracciarmi per primo, gli correrò incontro. Non aspetterò che sia l'altro a chiedermi scusa per primo, lo abbraccerò. Questa settimana sarò io il "primo".

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