mar 16 2013
Quinta domenica di Quaresima
Scritto da Angela Fariello   
sabato 16 marzo 2013

DOMENICA DELLE PIETRE NON LANCIATE

 

«Neanche io ti condanno»

 

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LA PREGHIERA

 

Eccomi davanti a te, Signore, prostrata.
Ho peccato e non merito alcuna pietà.
In mezzo a questo vociare di gente,
sono inchiodata al suolo del tempio in cui morirò.
Sento la felicità malvagia dei miei accusatori.
Si aspettano da te che tu mi condanni...
e che la trappola si richiuda su di te!

Ma tu non ci guardi nemmeno.
Chi sono io, chi sono loro, tu lo sai già.
Sono i nostri peccati o qualche articolo di legge,
che tu scrivi sulla polvere?
O questo destino crudele, che passa per lanci di pietre?
Ma tu alzi gli occhi, dici due parole,
ed ecco che se ne vanno, pieni di vergogna!
Questi violenti, che volevano il mio sangue,
non sono più gli stessi.

E nemmeno io!

 

RAVVIVARE LA FEDE

"Neanch'io ti condanno". Non si era devotamente inginocchiata né aveva recitato l'atto di dolore. E fu perfettamente perdonata. Solo il viso aveva un gran rossore. Così mi immagino quella donna. Ma anche più mi colpisce il maestro che scrive sulla polvere del selciato. Arrivano come folate di aria primaverile le parole del profeta "...i tuoi peccati sono
come pulviscolo sulla bilancia, come una goccia da un secchio d'acqua... quanto è alto il cielo sulla terra così io scaglierò i peccati lontano da te...". Direbbe sant'Agostino: cerca il merito, cerca la causa e non troverai altro che grazia.

 

L'IMPEGNO

Questa settimana è il tempo giusto per una bella confessione sacramentale.

Dal Concilio Vaticano Secondo
Costituzione Pastorale "Gaudium et Spes" sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, n. 40:

Ma la Chiesa, perseguendo il suo proprio fine di salvezza, non solo comunica all'uomo la vita divina; essa diffonde anche in qualche modo sopra tutto il mondo la luce che questa vita divina irradia, e lo fa specialmente per il fatto che risana ed eleva la dignità della persona umana, consolida la compagine della umana società e conferisce al lavoro quotidiano degli uomini un più profondo senso e significato. Così la Chiesa, con i singoli suoi membri e con tutta intera la sua comunità, crede di poter contribuire molto a umanizzare di più la famiglia degli uomini e la sua storia.

 

Dio si è degnato
d'essere appeso sulla
croce per la salvezza
dell'uomo, per
trasformare in Dio
l'uomo di cui si era
rivestito.


san Zeno 1,13,10 

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