Quarta domenica di Avvento |
Scritto da Angela Fariello | |
sabato 22 dicembre 2012 | |
Benedetto il frutto del tuo grembo
Nel cammino verso cieli e terra nuovi abbiamo una sicura stella, la Vergine Maria. Con il suo "Sì" al progetto di
Dio ha accolto nel grembo il Figlio dell'Altissimo ed è modello di fede per tutti noi che, con fiducia, la invochiamo Madre della Signore.
La lampada della fiducia e dell'accoglienza
La forza della sua fiamma ci ispiri fiducia che le promesse di Dio si compiono sempre; lo splendore della sua luce ci spinga all'accoglienza della volontà divina apportatrice di salvezza per coloro, saldi nella fede, confidano in lui. Maranathà. Vieni, Signore Gesù.
Giuseppe Berto
Comprendere la parola
La nascita di Gesù è presentata fin da subito come opera dello Spirito Santo. L'altra protagonista della scena del vangelo, Elisabetta, piena di spirito esulta di gioia. L'attesa è giunta al culmine, la gioia è grande e la cugina di Maria le rivolge un importante tributo che noi tutti conosciamo: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo». Le letture bibliche si soffermano su diversi aspetti della figura del Messia venturo: secondo la prima lettura egli è dominatore di Israele, la cui opera si può riassumere come opera di pace; per la lettera di San Paolo egli viene a fare la volontà di Dio e così santificare tutti per mezzo dell'offerta del suo corpo. La nascita del Salvatore ci orienta verso il mistero della Pasqua: la colletta alternativa parla infatti dell'obbedienza al Verbo, venuto nel mondo per servire. Il Natale, insomma è promessa di salvezza e di pace. Si tratta di una salvezza ancora lontana, che deve essere realizzata al compimento di un percorso, sulla croce. Gesù deve ancora nascere, crescere a Nazaret, predicare agli apostoli e ai discepoli, subire il tradimento di Giuda: siamo solo all'inizio del Nuovo Testamento e già aneliamo la sua conclusione. Ma non è solo Gesù che deve mettersi in marcia verso la croce: anche noi dobbiamo compiere i nostri passi, le nostre scelte e le nostre rinunce; anche per noi la salvezza si realizza al termine di un percorso fatto di veglia, di preghiera, conversione e gioia. I rimandi alla croce e al sacrificio di Gesù che troviamo nelle letture di oggi comunicano proprio questo: con la nascita nella mangiatoia ci troviamo all'inizio della via che porta alla salvezza. |