dic 02 2012
Prima domenica di Avvento
Scritto da Angela Fariello   
domenica 02 dicembre 2012
advent_wreath_1st_light_by_donquichottka.jpgSiate attenti e vegliate
L'Avvento è il tempo liturgico che ricorda, a noi credenti in Cristo, la dimensione costante che accompagna il nostro cammino su questa terra. Sempre orientati
verso il Regno, desideriamo l'incontro con il Signore che attendiamo con fede come "Colui he viene".
 
La lampada dell'attesa
 
La sua luce radiosa sconfigga le tenebre
della sfiducia e del dubbio,
che tante volte avvolge la nostra esistenza
e disorienta i nostri passi;
ci ricordi il buio della notte e le veglie degli uomini,
rammenti le lampade delle vergini sagge
e gli annunci degli antichi profeti;
vogliamo tenerla alta e alimentarla con la nostra fede
per scrutare ogni giorno,
nello scorrere degli avvenimenti della nostra vita
i segni dell'Avvento del nostro salvatore Gesù Cristo. 
«Lo sa come si fa a riconoscere se qualcuno ti ama? Ti ama veramente, dico?»

«Non ci ho mai pensato»

«Io sì.»

«E ha trovato una risposta?»

«Credo che sia una cosa che ha a che vedere con l'aspettare. Se è in grado di aspettarti, ti ama.»

Alessandro Baricco

Comprendere la parola

Oggi si apre il percorso che condurrà la Chiesa a ricordare la nascita di Gesù attraverso un periodo di preghiera in preparazione alla festa: ha inizio l'Avvento e la liturgia ci guida all'esperienza piena di questi giorni di attesa. Le letture della domenica di Avvento, che ci accompagneranno fino al Natale, sono state ordinate e distribuite in modo particolare; in ogni messa se ne proclamano tre: la prima è scelta dell'Antico Testamento e riporta testi profetici sul Messia e sul tempo messianico; la seconda è tratta dalle lettere di san Paolo e fornisce esortazioni e annunci in armonia con le caratteristiche di questo tempo; la terza è tratta dai vangeli e ha caratteerische proprie in ogni domenica. Con questa distribuzione la liturgia sottolinea l'unità dei due Testimoni e dell'intera storia della salvezza, che ha il suo fulcro proprio in Cristo, il nascituro. Nella prima domenica due tematiche preminenti caratterizzano la celebrazione: l'annuncio della venuta del Signore e l'invito alla vigilanza nell'attesa. La prima lettura, tratta dal libro del profeta Geremia, presenta la venuta del Messia come momento di salvezza: egli è salvatore dell'umanità oppressa e tramite la sua giustizia darà origine a quel nuovo ordine di cose che corrisponde alla volontà di Dio. Si attende quindi Cristo come colui che solleverà i fardelli che gravano sulla nostra esistenza, indicando la strada della salvezza: «Ecco, verranno giorni, oracolo del Signore, nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto» (Ger 33, 14).

L'Avvento è quindi il periodo di attesa di un dono importante, in grado di illuminare tutte le difficoltà che incontriamo nel corso della nostra vita, un dono annunciato dai profeti. Come nella notte di San Lorenzo, sapendo che potremo vedere le stelle cadenti, vegliamo e guardiamo in alto in trepidante attesa, ancor di più aspettiamo un regalo così grande e meraviglioso. E lo stesso Gesù, nel vangelo del giorno, ci suggerisce: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso» (Lc 21, 34).

Aspettare le stelle cadenti, però, è semplice e ciascuno di noi sa come fare: basta portarsi in un cantuccio senza luci o nuvole e puntare il naso all'insù. Ma come si attende il Messia? Come prepararsi all'evento più grande? Il vangelo del giorno non lascia questa domanda inevasa: «Vegliate in ogni momento pregando, perchè abbiate la forza di [...] comparire davanti al Figlio dell'uomo» (Lc 21, 36). Ecco l'importanza dell'Avvento: prepararsi nella preghiera per ricevere un dono, sgomberando l'orizzonte dalle nuvole e dai bagliori che potrebbero distrarci.

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