Cristo Alfa e Omega |
Scritto da Redazione | |
lunedì 03 dicembre 2012 | |
L'immagine qui riprodotta rappresenta la maestà del
Cristo, Signore dell'universo, è seduto su un trono sontuoso, il trono della sua regalità celeste (l'arco dell'Omèga simboleggia la volta celeste), e poggia i piedi su uno sgabello che simboleggia la terra: "Il cielo è il mio trono, la terra lo sgabello dei miei piedi" (Is 66, 1); la ‘terra' è poggiata su quattro pilastri, le ‘basi' della terra: "hai fondato la terra sulle sue basi" (Sal 104, 5); sono quattro come i quattro punti cardinali, a indicare la totalità della terra.
Il Cristo è crocenimbato e riccamente vestito; con la mano destra benedice alla greca; nella mano sinistra ha il libro della Parola, che è lui stesso, Verbo del Padre. Il capo del Cristo è come incastonato nella parte lta dell' Omèga, perché è lui stesso l'Omèga, il punto finale di tutto: dell'universo e della storia universale e personale di ciascuno di noi. È il punto di arrivo di tutto, come di tutto è il punto di partenza, l'Alpha; dice di sé Gesù nell'Apocalisse: "Io sono l'Alfa e l'Omèga, il Primo e l'Ultimo, il Principio e la Fine" (Ap 22, 13). In realtà nella miniatura è presente anche l'Alpha, perché lo ‘sgabello' ai piedi del Cristo forma come un tratto orizzontale che permette di leggere anche l'Alpha nell'Omega: così la
La lettera Ω, riccamente miniata, con un intreccio (simbolo del mistero) a vari colori, che ricorda tappeti orientali (quella dell'XI secolo è una Bari multietnica: ci sono arabi, saraceni, armeni, ebrei, bizantini...), è però oltre che un Ω, anche una V rovesciata: se si capovolge l'immagine, si legge distintamente questa V, che è accompagnata di fianco dalle lettere ERE: la parola VERE è la prima del prefazio in latino: Vere dignum et iustum est... Il gioco è voluto in quanto anche nel Benedizionale, come nell'Exultet, le immagini sono rovesciate rispetto al testo, per cui il diacono cantava il testo, che srotolava dall'ambone, e aveva quindi la V di Vere, mentre il popolo vedeva, nell'altro verso, le ‘figure', e quindi l' Ω.
Beppe Micunco |