mar 31 2012
Domenica delle Palme
Scritto da Angela Fariello   
sabato 31 marzo 2012

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  LA SALVEZZA IN TE

 

Gesù, tu sei il Benedetto,
colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele!
Anch'io circondato da palme e ulivi,
oggi per te canto l'Osanna di benvenuto;
ma ti prego concedimi
di non distogliere da te lo sguardo,
Messia che regni dal Calvario.
Ch'io fugga, Signore, la tentazione
dei facili trionfalismi e delle lusinghe del potere;
dei posti d'onore e degli abbagli del successo.
Non sia la smania del giubilo delle folle
o l'ambizione del consenso di tutti
il modello della mia esistenza.
Mi sia invece compagno ed esempio l'asinello
che scorta il tuo ascendere in Gerusalemme;
sia per me memoria e segno d'umiltà e fatica
che sempre ha accompagnato la tua vita.

LA SALVEZZA PER TE

Dal Vangelo secondo Giovanni (12, 12-16)

In quel tempo, la grande folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme e uscì incontro a Lui gridando: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele!». Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto:Non temere, figlia di Sion! Ecco, il tuo re viene, seduto su un puledro d'asina. I suoi discepoli sul momento non compresero queste cose; ma, quando Gesù fu glorificato, si ricordarono che di lui erano state scritte queste cose e che a lui esse le avevano fatte.

 

LA SALVEZZA IN TE

 

Innumerevoli sensazioni in questo giorno di "Gloria" e "Passione": dal suo incedere maestoso sull'umile puledro figlio d'asina, ai mille volti e le tante voci della gran folla della festa; dalle attese messianiche di tutto un popolo alla notizia della sua venuta, al suo aspetto sereno ma avvolto nel mistero di quell' "ora" mai giunta.

Circondato da fronde di palme, scansate a stento; quasi immerso dall'ondeggiare di rami d'ulivo, agitati da mani in festa di bimbi e adulti della "Città della pace"; il Signore passa. Ma non tutti sanno che  "Quando fu vicino, alla vista della città pianse su di essa" (cfr Lc 19, 41).

Luca, il solo tra gli evangelisti che raccoglie le lacrime del "Benedetto... che viene nel nome del Signore", versate alla vista della "Città", che si mostra sempre ingrata, scrive altrove: «Gerusalemme, Gerusalemme, tu uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te...» (cfr Lc 13, 34); e poi, «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. (...) non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata» (cfr Lc 19, 42-44). Tu che in questi giorni santi entri nella "Città Santa", contempla il volto del "Figlio dell'uomo" (Mc 14, 62b); immagina il suo sguardo; ascoltane il cuore palpitante d'amore per questa folla osannante ma smarrita, che cerca sì un Messia, ma che è pronta ad urlarne, senza pietà, il "Crocifiggilo" (Mc 15, 13).

In questi giorni santi, in sua compagnia, compi anche tu il viaggio che: da Betfage e Betania; dal Cenacolo agli Ulivi; dal Sinedrio al Pretorio; dalla "Città della Pace" al Cranio, dalla tomba al "Giorno Nuovo"; ti condurrà a scoprire le profondità dell'Amore vero e le fattezze del suo Volto.

 

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