Ragazzi nella Rete |
Scritto da Angela Coscia | |
lunedì 14 marzo 2011 | |
Giovedì 3 Febbraio 2011 nel salone del Centro Parrocchiale di Toritto, si è tenuto un incontro-dibattito sull'influenza che Internet, i new media e i social networks( Facebook, Twitter,...) esercitano sulla società e soprattutto sui giovani. L' incontro è stato arricchito dalle parole del Dott. Giuseppe ANTONELLI ,presidente del comitato Regionale AIART Puglia (Associazione Italiana Spettatori Onlus) e del Dott. Domenico INFANTE,segretario del comitato di Presidenza Nazionale AIART, esperto in new media, che ha curato la relazione tematica.
Il problema discusso è molto attuale; ogni giorno si sente di ragazzi e ragazze che cadono in trappole mediatiche, vittime di pedofili e gente senza scrupoli. Ormai virtualmente nascono amori e amicizie. Questi sentimenti,così,perdono la loro parte più importante: il contatto diretto. Si perde l'emozione che provoca uno sguardo, un gesto inaspettato: cose che telematicamente non si possono apprezzare.
Anche Papa Benedetto XVI nel suo discorso in occasione della 43esima giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali sottolinea proprio questo: i new media sono pericolosi e soffocanti per la conoscenza dell'uomo e inoltre possono creare dipendenza. La dipendenza da Internet è paragonabile a quella da alcol o droga e le persone che ne sono affette aumentano ogni giorno di più. L'affermazione sempre più forte dei new media tra i giovani ha provocato una frattura generazionale che divide i nativi digitali dagli adulti, molto spesso incapaci di aggiornarsi e di mettersi al passo con i tempi. Questo fa si che gli adulti non riescono ad aiutare i giovani, ad indicar loro la strada più giusta. Internet può essere un grande amico: permette di tenersi in contatto con parenti o amici lontani, consente di ricercare qualsiasi informazione, favorisce la diffusione di idee e molte altre cose. Però diventa un nemico se gli viene affidato il ruolo del baby-sitter. É impensabile che bambini piccolissimi siano lasciati soli davanti al computer o alla TV solo perché non si sa a che affidarli. Questi stessi bambini diventeranno adolescenti soli, alla continua ricerca di quella falsa realtà che propone Internet o la televisione. Bisogna che i genitori e gli educatori siano disposti ad aggiornarsi, mettendo da parte l'orgoglio, per essere in grado di accompagnare i propri figli all'approccio, ormai inevitabile, con i new media. Bisogna che i giovani si riapproprino della gioia e dell'amore tipici della loro età, si riapproprino della realtà vera, rifiutando quella falsa di Facebook e Twitter.
L'articolo è stato pubblicato sul numero di febbraio 2011 de "l'incontro - periodico di culture locale fondato da don Pierino Dattoli"
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