feb 18 2010
Vivere la Quaresima
Scritto da Angela Fariello   
giovedì 18 febbraio 2010
Alla luce dell'apostolo Paolo.

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La Quaresima è un tempo di graiza. San Paolo ci esorta «a non accogliere invano la grazia di Dio». Il Signore «dice infatti: "al momento favorevole ti ho esaudito, e nel giorno della salvezza ti ho soccorso". Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!» (2 Cor 6, 1-2).

È tempo di conversione e di riconciliazione con Dio. Ne è segno e strumento il prezioso sacramento della Penitenza.

«Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio» (2 Cor 5,20).

È tempo di purificazione interiore, di rigenerazione spirituale. «Purifichiamoci da ogni macchia della carne e dello spirito» (2 Cor 7,1).

È tempo di "deserto", è spazio di silenzio e di preghiera, di ascolto della Parola di Dio: «la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore» (Os 2, 16). La Parola di Dio è la sorgente e il nutrimento della fese:  «la fede viene dall'ascolto» (Rm 10,17).

La Quaresima ci induce a condurre una vita improntata alla vigilanza e alla sobrietà, di cui il digiuno e l'astinenza sono segni emblematici.  «Siete figli della luce ... Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobrii»(1 Ts 5,5-6).

La Quaresima ci immette nel mistero pasquale della morte e risurrezione di Cristo, di Coluti che «mi ha amato e ha consegnato se stesso per me» (Gal 2, 20).

Il cuore della Quaresima è l'Eucarestia, che è la celebrazione di questo mistero pasquale, mistero di amore e sorgente di amore (cfr 1Cor): l'amore con cui il Signore ci ama genera in noi il nostro amore per i fratelli.

 

Mons. Giuseppe Greco

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