Per un incontro ecumenico sulla pace in Medio Oriente
I dettagli della visita saranno resi noti nei prossimi giorni, così come
le presenze dei capi religiosi che vorranno accogliere l'invito
di papa
Francesco ed essere resenti a ari in comunione di preghiera
Come già appreso dalla Sala Stampa
Vaticana, il prossimo 7 luglio il Santo Padre si recherà a Bari,
finestra sull'Oriente che custodisce le Reliquie di San Nicola, per una
giornata di riflessione e preghiera sulla situazione drammatica del
Medio Oriente che affligge tanti fratelli e sorelle nella fede. A tale
incontro ecumenico per la pace egli intende invitare i capi di Chiese e
Comunità cristiane di quella regione.
Fin da ora Papa Francesco esorta a preparare questo evento con la preghiera.
L'incontro si svolgerà nella Basilica di San Nicola.
Allo stato attuale non si sa se
l'incontro avrà anche i caratteri di una visita pastorale e se, oltre ai
leader religiosi cristiani, saranno invitati altri esponenti religiosi.
La Chiesa di Bari rappresenta un ponte
tra Oriente e Occidente e da sempre è consapevole della sua vocazione
ecumenica. Questo grazie anche alla presenza del corpo di San Nicola,
venerato sia dalle Chiese di Occidente, sia da quelle di Oriente.
Già il Patriarca Kirill, la scorsa
estate, accogliendo le reliquie del Santo taumaturgo Nicola, aveva
evidenziato - nella sua omelia a Mosca nella Cattedrale del Salvatore -
come «davvero Bari è il centro che unisce Oriente e Occidente» ed aveva
invitato a pregare perché questa città diventasse sempre più "città di
mediazione".
«Siamo convinti - affermava - che san
Nicola, venerato dall'Oriente e dall'Occidente, sia ora in preghiera
dinanzi a Dio per tutti noi. Oggi noi siamo ancora divisi nella misura
in cui i problemi teologici trasmessi dall'antichità non ci danno la
possibilità di ricostituire l'unità. Ciò nondimeno, come hanno previsto
molti santi uomini, se il Signore vorrà riunire tutti i cristiani, ciò
avverrà non per i loro sforzi, non in virtù di passi ecclesiastico
diplomatici quali che siano, non per qualche accordo teologico, ma solo
se lo Spirito Santo riunirà tutti coloro che professano il nome di
Cristo. E siamo convinti che san Nicola, che ascolta le preghiere dei
cristiani d'Oriente e d'Occidente, starà anche lui dinanzi al Signore a
pregarlo di ricomporre l'unità della Chiesa. (Discorso di sua
santità il Patriarca Kirill ricevendo le reliquie di san Nicola
Taumaturgo nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. Domenica 21
maggio 2017).
L'Arcivescovo di Bari-Bitonto, mons.
Francesco Cacucci, nell'incontro avuto con il Patriarca Kirill a San
Pietroburgo lo scorso 27 luglio, aveva ipotizzato e suggerito un impegno
comune: «proporre San Nicola come patrono del cammino verso l'unità e
la comunione".
L'incontro del prossimo 7 luglio, non
avrà solamente una connotazione "ecumenica", così come evidenziato dal
comunicato della Sala Stampa Vaticana.
Sappiamo quanto drammatica sia oggi la
situazione in Medio Oriente, quante persecuzioni, quante vittime e
quanti conflitti insanguinano quelle terre, culla delle tre grandi
religioni monoteiste.
Per questo l'invito del Santo Padre ad una preghiera comune per la pace, a partire da questi giorni di preparazione.
I dettagli della visita saranno resi
noti nei prossimi giorni, così come le presenze dei capi religiosi che
vorranno accogliere l'invito di papa Francesco ed essere presenti a Bari
in comunione di preghiera.
Fonte: Portale Arcidiocesi Bari-Bitonto
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